venerdì, 29 Marzo 2024
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Servizi sociali, Brunello: “Finalmente lo stop al massimo ribasso”

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lavoro-al-pc-02E’ stato approvato dalla Camera dei Deputati il disegno di legge per il recepimento delle direttive dell’Unione Europea sugli appalti e le concessioni che prevede la delega al Governo per riscrivere il vecchio Codice del 2006.

I nuovi poteri attribuiti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all’ANAC sono una novità importante che manda in soffitta il vecchio regolamento e affida a linee guida un compito di semplificazione atteso da tempo.

“Le direttive dell’UE sono un grande passo in avanti e la Camera ha approvato un buon testo – dichiara Dario Fabbri, presidente provinciale di Federsolidarietà – Oggi il sistema degli appalti è attraversato da scarsa trasparenza, sovradimensionamento normativo, rigidità formali e di facciata, incertezza: il nuovo Codice degli appalti dovrà puntare sulla trasparenza, sulla semplificazione e sulla chiarezza”.

Le direttive prevedono anche una serie di novità importanti per il settore dei servizi sociali e per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e la valorizzazione delle esigenze sociali e di sostenibilità ambientale con l’introduzione di criteri e modalità premiali di valutazione delle offerte da attribuire alle imprese. “E’ importante che il Parlamento abbia esplicitamente previsto di vietare l’utilizzo del massimo ribasso per i servizi sociali e per tutti i servizi ad alta intensità di lavoro; ora sarà finalmente obbligatorio valutare la qualità dei progetti e degli operatori”, evidenzia il direttore di Confcooperative Simone Brunello.

In particolare, sull’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e disabili è importante il recepimento delle previsioni delle nuove direttive europee. “E’ un segnale importante anche per le stazioni appaltanti del nostro territorio, come le Aziende Ulss, che si troveranno ad affidare servizi sociosanitari – conclude Brunello – Mi riferisco in particolare all’Ulss 18, confidando che d’ora in poi non faccia più gare al massimo ribasso su questi servizi di welfare, come ha fatto anche in un recente passato: perché le attività rivolte alle persone, ed in particolare alle persone fragili, non possono essere affidate tenendo conto solo del prezzo, è una questione di dignità e di qualità del servizio.”