martedì, 16 Aprile 2024
HomeRodiginoTeatro Sociale di Rovigo, i ragazzi del conservatorio portano Mozart in scena

Teatro Sociale di Rovigo, i ragazzi del conservatorio portano Mozart in scena

Tempo di lettura: 2 minuti circa

 

teatro socialeLa Stagione Lirica e di danza del Teatro Sociale di Rovigo, prosegue con uno spettacolo e un progetto che coinvolge i giovani studenti dei Conservatori “C. Pollini” di Padova e “F. Venezze” di Rovigo che, domenica 29 e lunedì 30 novembre alle 16, avranno la possibilità di far conoscere le loro doti artistiche attraverso “La finta semplice”, una delle opere più celebri di W. A. Mozart

“Siamo felici ed orgogliosi – ha detto l’assessore alla Cultura Andrea Donzelli -, di aver sostenuto questo progetto che intende valorizzare il talento di giovani studenti, offrendogli la possibilità di esibirsi in un teatro dove hanno calcato e calcano la scena grandi artisti e professionisti di fama internazionale”.

 

A dirigere la regia dello spettacolo sarà Stefano Patarino, che dichiara: “L’obiettivo che si vuole raggiungere con questa “Finta Semplice” è una vera messa in scena; sì, con gli studenti di canto del conservatorio, ma supportati da maestranze professionali in una struttura teatrale reale, con un’orchestra in buca, luci, scene, trucco e costumi, un pubblico pagante e il rischio di una severa critica sui giornali. Questo progetto non vuole essere nemmeno una “vetrina” dove l’istituzione fa vedere il suo meglio al pubblico: nessuna selezione o audizione è stata fatta per scegliere il cast”.

Tutti gli studenti accademici dei corsi di canto del conservatorio di Padova, con il supporto degli studenti rodigini che hanno accettato con entusiasmo il progetto, hanno partecipato alla produzione. “Mettere in scena quest’opera – prosegue Patarino  non si prospettava cosa semplice. Operazione principale era quindi trovare chi realizzasse visivamente un design di “Settecento povero” che evitasse di deviare il lavoro nella solita “modernizzazione” o “attualizzazione” del libretto, riportandolo ai giorni nostri, per risparmiare soprattutto sui materiali di scene e costumi”.

Entusiasta anche il  M° Leopoldo Armellini, direttore del Conservatorio di Padova: “E’  stata una prova che ha fatto crescere moltissimo dal punto di vista umano e professionale tutti i partecipanti al progetto”.

Il progetto che ha goduto dell’appoggio del Conservatorio di Rovigo che ha fornito alcuni strumentisti e cantanti di talento, e del Teatro Sociale di Rovigo, che ha garantito lo spazio per lo svolgimento dell’evento.