venerdì, 29 Marzo 2024
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Tribano, Bazzarello: “Michelin ci ripensi e salvaguardi i dipendenti”

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Michelin (Foto Google) (1)Nei giorni scorsi ha fatto notizia la volontà di Michelin di chiudere lo stabilimento di Tribano entro il 2017 mettendo in esubero i 28 dipendenti diretti e gli addetti alla logistica di società esterne.

L’azienda ha infatti approvato un piano quinquennale che prevede l’investimento di circa 100 milioni di euro per migliorare la competitività della Michelin in Italia. Ma questo provvedimento contempla anche la chiusura di diversi stabilimenti, tra cui quello di Tribano, mettendo a rischio un totale di 578 dipendenti, 28 solo a Tribano.

Lo stabilimento Michelin di Tribano è stato inaugurato nel 2008 e occupa una superficie di circa 22 mila metri quadrati. È il polo logistico Michelin di riferimento per il nord-est, da qui infatti partono ogni anno tre milioni di pneumatici destinati al Veneto, Emilia Romagna e Toscana.

Nella vicenda è intervenuto Roberto Bazzarello, Candidato Sindaco di Tribano e attuale Capogruppo di opposizione in Consiglio Comunale, nonché Vice-Presidente di Forza Italia in Anci Giovani Veneto e rappresentante di Anci al Tavolo di Sviluppo della Regione Veneto:

“La decisione di chiudere lo stabilimento Michelin di Tribano – sottolinea Bazzarello – è una triste notizia per il nostro territorio ma lo è ancora di più la preoccupazione per il destino dei 28 dipendenti del nostro Comune, per gli altri nelle altre regioni e per tutto l’indotto. Ospitare nella nostra zona industriale di Tribano un polo logistico di 22 mila metri
è per il nostro Comune motivo di orgoglio dal 2008 fino ad oggi ma che cosa ne sarà della struttura?”

Bazzarello invita “la politica comunale, provinciale e regionale a intervenire per salvare la struttura di Tribano: un polo indispensabile per il nord-est e soprattutto per un comune come Tribano che si ritroverebbe con un mostro di cemento da 22 mila metri quadrati senza un futuro”.

“In questo momento – conclude Bazzarello – serve una strategia comune per convincere Michelin a non investire 180 milioni di Euro in Italia andando a realizzare nuove sedi ma salvaguardando quelle esistenti, iniziando da Tribano che rappresenta per il nostro Comune, la nostra provincia e la nostra regione un centro logistico di eccellenza”.