venerdì, 29 Marzo 2024
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Da Chioggia a Tu si que vales: la storia del karateka Alberto Cavallarin

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pag. 3La spettacolarità delle arti marziali estreme riscuote grande successo durante il programma televisivo “Tu si que vales”. A portare questa nuova specialità in televisione e dare il meglio di sé in un’esibizione di Extreme Martial Arts davanti a milioni di telespettatori e alla giuria composta da Maria De Filippi, Gerry Scotti, Rudy Zerbi e Mara Venier è stato il talentuoso diciassettenne chioggiotto, Alberto Cavallarin, che abbiamo intervistato.

Da quanto tempo pratichi le arti marziali? “Ho cominciato a seguire lezioni di karate e kickboxing al centro sportivo Personal Best Agkai del maestro Walter Meneghini fin dall’età di 5 anni. Lui mi ha portato a diventare campione mondiale di arti marziali a livello agonistico. A dieci anni, ho cominciato a prendere lezioni private con il maestro Stefano Scandola, colui che ha portato le arti marziali estreme col bastone in Italia. In seguito, ho proseguito i miei allenamenti da autodidatta, guardando i video su Youtube”.

Non è pericoloso imparare le arti marziali estreme da solo? “Mi alleno per due ore, quattro volte a settimana in palestra ed essendo abituato dal karate a non perdere la concentrazione, non corro molti rischi. Anche le competizioni a cui partecipo durano due o tre giorni e non sai mai quando sarà il tuo turno, perciò devi sempre essere mentalmente pronto. La concentrazione è una costante e non si corrono molti rischi se non si è stanchi o distratti dai propri pensieri”.

Cosa ti appassiona di questo sport? “Ora mi dedico principalmente alle Extreme Martial Arts, perché mi danno un’adrenalina e una grinta fortissime, specialmente durante le competizioni internazionali. Infatti, mi ritrovo a confrontarmi spesso sul tatami con canadesi (i più bravi), italiani e americani”.

Come mai hai pensato di partecipare a “Tu si que vales”? “Ho inviato un provino quest’estate e dopo poco mi hanno chiamato. L’intento era farmi conoscere e ampliare gli orizzonti del mio futuro professionale nell’ambito delle arti marziali estreme. Sto già insegnando, ma mi piacerebbe continuare ad esibirmi a livello nazionale, magari anche con un manager quando sarò maggiorenne”.

Com’è andata intanto questa prima esperienza, eri emozionato di finire in tv? “Mi sono divertito. Non ero in agitazione perché ho l’abitudine di esibirmi davanti ad un pubblico, quindi ho pensato: “Sono qui e adesso devo fare bella fi gura!” Ho praticamente assunto un atteggiamento da gara. Poi, solo nei due giorni successivi alla messa in onda della trasmissione, ho ricevuto 500 richieste di amicizia su Facebook e vissuto “momenti di gloria”!”

Cosa si prospetta nel tuo futuro? “Finire la scuola e migliorare le mie prestazioni. Mi piacerebbe confrontarmi con la Federazione NASKA, in cui gareggiano i più forti del mondo nelle specialità di karate, kickboxing ed Extreme Martial Arts. Vorrei dedicarmi soprattutto a quest’ultima, che in Italia è praticata ancora da pochi”.

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