venerdì, 29 Marzo 2024
HomeVenezianoMiranese NordLa memoria di Salzano nella Grande Guerra

La memoria di Salzano nella Grande Guerra

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Memoria di Popolo nella Grande GuerraContinuano le celebrazioni per il centenario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra anche nel comune di Salzano che, nella mattinata del 12 dicembre, presso la Filanda Romanin – Jacur, presenterà i risultati del percorso che si è concluso con la realizzazione di “Memoria di Popolo nella Grande Guerra”, un progetto promosso da “Disma. Progetti e Servizi per la Cultura”, che ha ottenuto il patrocinio e il finanziamento da parte della Regione Veneto e che vede coinvolti 10 Comuni del Veneziano, Trevigiano e Bellunese oltre che l’Archivio Diocesano di Treviso. I frutti di questo progetto, durato ben un anno, hanno portato ad pubblicazione che ricostruisce le vicende dei soldati, di coloro che erano al fronte, ma anche dei parenti, delle madri, e dei padri attraverso documentazione presente nell’archivio comunale, negli “archivi familiari” e molto spesso sconosciuta: lettere, fotografi e, testimonianze materiali inediti e spesso toccanti. Inoltre è stato creato il “memoriale”, ovvero una banca dati davvero preziosa con i nomi di combattenti, dei prigionieri, dei feriti e dei caduti: uno strumento per restituire la memoria ai famigliari dei nostri soldati. Il Memoriale www.1915-1918.org è già consultabile on line ed è implementabile in ogni momento dai cittadini che siano in possesso di nuove informazioni. Tra gli altri risultati del progetto è emerso lo spirito di comunità che unisce questo paese attraverso la “colletta della memoria” che ha visto coinvolte direttamente le famiglie che hanno condiviso fotografi e, scritti, testimonianze delle partecipazione alla Grande Guerra. Infine, altro risultato del progetto, sono stati i laboratori didattici realizzati con gli studenti e le ricerche da questi realizzate.

Ricerche, che lo scorso maggio hanno vinto il 1°Premio al Concorso indetto da Cgil-Spi e Comune di Mirano. Insomma, un grande lavoro che ha riscoperto un numero infinito di storie, di vicende, di ricordi, di percorsi e di immagini di un’umanità in cui riconosciamo i nostri nonni e i nostri avi. Una cultura familiare troppo spesso coperta fino a rischiare di scomparire nella polvere degli anni: è su questa storia che si è puntato il riflettore, coinvolgendo i ragazzi della scuola, le famiglie, l’associazione culturale “Tempo e Memoria”. “Si è trattato – spiega Maria Grazia Vecchiato, consigliere delegato alla Cultura – di un progetto ambizioso, realizzato con la supervisione scientifica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si è andati ad approfondire, infatti, un periodo che ha segnato pesantemente il nostro territorio e che ha toccato direttamente le famiglie e ha visto partire per il fronte tutti i giovani della comunità. Una tragedia che solo sul fronte Italiano ha prodotto oltre 600 mila morti, più di 1 milione di feriti, 800 mila sfollati”.

 

di
Anna Michieletto