giovedì, 28 Marzo 2024
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Formazione: al Veneto 23 milioni per l’alternanza scuola lavoro

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formazioneArrivano 23 milioni e mezzo di euro per finanziare in via sperimentale in Veneto l’alternanza scuola lavoro, ovvero percorsi di istruzione e formazione professionale che abbinano lezioni in classe ed esperienza diretta in azienda. Ne dà notizia l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Elena Donazzan che ha siglato il protocollo ieri a Roma, nella sede del Ministero del Lavoro.

“Il protocollo siglato con il sottosegretario Luigi Bobba – commenta l’assessore – dà evidenza alla qualità, alla storia e all’esperienza maturata dal sistema veneto della formazione professionale e ne fa un laboratorio a valenza nazionale per innovare la scuola e metterla in dialogo diretto  con il  mondo del lavoro, sviluppando così competenze, innovazione e opportunità occupazionali”.

L’accordo si inserisce all’interno delle novità legislative introdotte dalla legge 107/2015 sulla ‘Buona scuola’ e dal Jobs Act che, da una parte rendono obbligatoria in tutti i percorsi di formazione secondaria un’alternanza tra scuola e lavoro, e dall’altra promuovono l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore.

 

La sperimentazione veneta coinvolgerà 37 Centri di formazione professionale, selezionati da Italia Lavoro ed equamente distribuiti nelle sette province venete, che dovranno sottoscrivere specifici protocolli con i datori di lavoro per attivare i contratti di apprendistato o di alternanza scuola-lavoro.

I giovani dovranno svolgere in azienda metà delle 990 ore del percorso formativo annuale, o in forma di apprendistato o con la formula dell’alternanza scuola-lavoro. In tal modo, avranno la possibilità di verificare concretamente le nozioni apprese sul lavoro, e di approfondire nella teoria i processi che hanno impiegato lavorando. “Un sistema molto elaborato – evidenzia l’assessore – che nelle sue diverse versioni prevede un complesso equilibrio fra ore di lezione, formazione sul lavoro, certificazioni di competenze, aziende e formatori, esami, cooperazione di associazioni di categoria, scuola ed enti locali, e che, sulla base dell’esperienza maturata dal sistema veneto della formazione professionale che da anni cerca di integrare percorsi formativi ed esperienza in azienda, saprà creare profili professionali qualificati e con ottime opportunità di inserimento lavorativo”.

 

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