In America per tenere una lezione sul ripascimento del litorale. Il “docente” protagonista di questo intervento culturale, svoltosi nel mese di novembre 2015 nella Facoltà di Ingegneria Civile del “City College of New York”, rinomatissima Università posta nel cuore di New York, è stato il giovane ingegnere idraulico Stefano Boscolo Cucco. 33 anni, laureatosi a Padova, Stefano appartiene a quella che è già la 5a generazione dell’azienda familiare La Dragaggi srl di Marghera, specializzata in opere marittime, dragaggi e ripascimenti litoranei.
Questa lezione è nata da un’intervista collegata alle giovani eccellenze italiane, rilasciata da Stefano Cucco all’emittente italiana Odeon TV. Nella trasmissione si faceva riferimento al sito internet aziendale tradotto in 4 lingue che ha catturato l’attenzione dei tecnici del dipartimento di Ingegneria Civile americano che online hanno visto i lavori realizzati in Italia e hanno contattato l’associazione italo-americana ILICA – associazione italo americana che promuove la lingua e la cultura italiana negli USA – per poter invitare il cittadino chioggiotto a tener un seminario formativo a New York.
Grazie proprio alla collaborazione del presidente di ILICA, Donna Chirico, e del chairman, Vincenzo Marra, Stefano ha avuto la possibilità di esporre alla Facoltà di Ingegneria di New York la sua tesi di laurea, vista in Italia come uno dei più innovativi interventi di ripascimento litoraneo.
Presenti alla lezione il Capo del Dipartimento di Ingegneria professor Julio Davalos, il titolare di cattedra del corso di Ingegneria Anil Kumar Agrawal ed un vasto pubblico composto da studenti, professori, assistenti ed ingegneri che hanno poi voluto approfondire l’argomento con un vivace dibattito. In inglese l’ingegnere chioggiotto ha spiegato con foto e video le più moderne metodologie di ripascimento litoraneo, prelevando sabbia dal fondale marino e pompandolo direttamente sul litorale. Nella tesi di laurea di Stefano Cucco si illustra dettagliatamente una metodologia esclusiva per prelevare i sedimenti marini senza interferire con le dinamiche litoranee, partita come semplice idea per essere successivamente approfondita da docenti universitari e poi messa in pratica per diversi anni nel litorale di Jesolo.
Questa metodologia di intervento si sta diffondendo a livello nazionale in quanto risulta essere più economica delle tradizionali barriere soffolte o scogliere e permette in brevissimi tempi di avere grosse volumetrie di sabbia nell’arenile. La sabbia aspirata mediante la particolare draga di tipologia Trailing Suction Hopper Dregder, largamente citata nella tesi di Cucco, presenta elevato pregio granulometrico e cromatico rispetto alle tradizionali ed ormai obsolete metodologie per ripascere i litorali italiani. Il tema proposto da Stefano ha suscitato grande interesse tra gli ingegneri americani che hanno problematiche analoghe in alcune delle loro coste. Successivamente alla lezione un altro noto docente americano, il professor Arthur Trembanis dell’Università del Delaware, ha contattato il giovane ingegnere chioggiotto per un incontro dove proporre nuovamente la idea sperimentale innovativa, dando così lustro alla città di Chioggia ed all’ingegno degli italiani
Eugenio Ferrarese