martedì, 16 Aprile 2024
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Ex base militare di Conetta: nuova protesta per chiedere condizioni più dignitose

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ex base conettaLa struttura potrebbe ospitarne solo dieci, eppure all’ex base missilistica di Conetta ci sono oltre cinquecento richiedenti asilo e le tensioni non fanno che aumentare. A dicembre avevano già manifestato contro le condizioni in cui erano costretti a vivere: ammassati, l’uno sull’altro, in condizioni igieniche al limite del tollerabile. A fine gennaio una nuova protesta, quando oltre un centinaio di richiedenti asilo è sceso in strada in un corteo. Dormire in ambienti riscaldati, poter andare in bagno senza fare la fila, utilizzare l’acqua calda sanitaria, avere un pasto decente, ricevere assistenza medica o disporre di un cambio di maglietta.

Nel timore che la situazione degenerasse, sono stati però fermati dalle forze dell’ordine, allertate dai residenti e dalla stessa cooperativa Ecofficina Educational, che ne gestisce l’ospitalità, a pochi metri dalla base. Una volta rientrati, il dirigente del commissariato di Chioggia, Antonio Demurtas, ha ascoltato le richieste dei profughi che, tra gesti e qualche parola in italiano, inglese e francese sono riusciti a far capire i motivi della loro protesta. C’era qualcuno che, con un dito, indicava la pancia e subito dopo diceva “No medicine”, chi lamentava un pasto poco dignitoso, molti altri con le braccia e le gambe piene di punture di zanzare accusavano la struttura di condizioni igieniche pessime.

Molti di loro non desiderano nemmeno trovarsi all’interno di quella struttura, e sognano di andare via. Per fare posti a tutti e cinquecento oltre alle palazzine in muratura si è resa necessaria l’installazione di un capannone bianco, destinato ai 150 profughi provenienti da Eraclea. Intanto, all’esasprrazione dei profughi si aggiunge quella dei residenti. Su Facebook è nato il gruppo di protesta “Basta profughi a Cona” e anche il sindacato di Polizia chiede maggiore sicurezza.

Giorgia Gay