martedì, 19 Marzo 2024
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“No sms day” durante la Quaresima, fa discutere la proposta del parroco di Saonara

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SaonaraLa singolare proposta “No sms day” ha scatenato, com’era prevedibile, un polverone di critiche ma ha raccolto anche qualche consenso, tra cui l’approvazione del sindaco Walter Stefan, che ha addirittura rilanciato con l’idea di spegnere cellulari e smartphone durante i pasti in famiglia. Un cambiamento di stile di vita quest’ultimo da estendere però a tutto l’anno.

“Ho pensato di proporre questa sollecitazione ai miei parrocchiani, specie ai più giovani. – racconta don Monetti – Mi accorgo sempre più spesso che i ragazzini passano moltissimo tempo a mandarsi messaggi, stanno isolati dai loro coetanei e talvolta persino dalle famiglie. Tutto questo rischia di farci perdere il senso di un vero dialogo con chi ci sta accanto. Senza contare poi che l’abuso di questi strumenti incentiva sempre più un mercato dove lo sfruttamento della manodopera anche infantile è molto frequente e grave “.

In Congo, dove si trovano giacimenti di una speciale polvere da cui si traggono i minerali che servono alla componentistica degli smartphone, adulti e bambini lavorano anche dieci o dodici ore al giorno; non di rado le zone minerarie sono controllate da gruppi armati, e la lotta per la supremazia ha fatto registrare migliaia di morti. “Bravo don Francesco, ha centrato un vero problema” approva il sindaco Walter Stefan “Penso che ormai si possa parlare di dipendenza da questo tipo di tecnologia. Mandare messaggi quando serve va bene, ma scriverne e rispondervi in maniera compulsiva per ore e ore è sbagliato e preoccupante”.

Patrizia Bossetti