venerdì, 29 Marzo 2024
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Cavarzere, Parisotto: “Mi sto guardando intorno, mi interessa la lista e il programma”

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parisotto cavarzere“Io sono un semplice iscritto che sta a vedere come si evolve la situazione, punto”. Queste le parole di Pier Luigi Parisotto in vista delle prossime elezioni comunali a Cavarzere. “Non sono in contrasto con nessuno” precisa, ma le sue parole segnano una distanza con Riccardo Tosello, coordinatore cavarzerano del suo partito, Forza Italia. Non sono d’accordo, i due, sulla strategia da tenere per arrivare alle urne. Per Parisotto serve una lista eterogenea, mentre il partito punta a correre da solo. > Siamo di fronte a una rottura? “Non si tratta di rompere, ma di fare le proprie valutazione di quella che è una situazione in cui i partiti non esistono più. Forza Italia è solo uno dei tanti ex partiti che esistono a Cavarzere… ci vuole un progetto, non tanto un partito o un simbolo che sono cose suparate”. > Cosa risponde alle accuse che le ha mosso il partito? “Sto osservando e sto parlando con varie persone, credo che non mi sia vietato farlo. Sono ancora iscritto a Forza Italia ma questo non vuol dire niente. Sto dando una mano da consigliere uscente, per l’esperienza che mi son fatto, a persone di buona volontà.

La voglia è quella di impegnarsi in maniera positiva, innovativa, concreta per il bene del paese, valutando la situazione per quello che è, un paese che ha la morte civile stampata in faccia dopo questi ultimi 5 anni disastrosi”. > A livello regionale sono nate molte liste civiche, ritiene possa essere una soluzione praticabile? “Senza ombra di dubbio. La situazione sta cambiando anche in Veneto. Cavarzere ora è sotto i 15 mila abitanti, per cui ha il turno secco, con un voto in più si vince. E’ chiaro che usi sconsiderati di simboli sono solo frutto di scelte personali. Se sotto i simboli c’è una lista che non è degna di questo nome, non è ben rappresentata e non ha un programma si rischia di prendere un abbaglio. Sono tre mesi che vediamo solo personalismi ma non si parla minimamente di programmi.

Ad esempio, la Romea commerciale è un tema morto, in cinque anni l’amministrazione non si è espressa. Con chi siamo noi? Se io trovo 16 persone di buona volontà che si danno una mano per fare una lista degna di questo nome con 5-6-10 punti programmatici, non vedo perché non incoraggiarli”. > E se Forza Italia va avanti con il simbolo? “Fatti suoi, anche perché se qualcuno pensa di appropriarsi di questo simbolo per trarne un vantaggio penso sia una scelta sbagliata”. > Lei candidato sindaco della civica? “Sarò candidato consigliere. Non escludo niente, ma prima occorre definire la lista e stabilire il programma”.

Giorgia Gay