Da molti anni l’amministrazione comunale è vicina concretamente alle attività degli Alpini. Il gruppo fa parte di Villa del Conte ma tra i soci iscritti ci sono anche cittadini di Curtarolo e Campo San Martino. Le attività degli alpini sono molteplici: tra queste c’è la partecipazione, sempre in prima linea, alle cerimonie delle feste nazionali con l’alzabandiera. Ma è significativa anche la presenza nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, dove vengono proposti approfondimenti e racconti per tenere viva la memoria, in particolare della 1° guerra mondiale. “Facciamo del nostro meglio per coinvolgere insegnanti e bambini, anche attraverso vere e proprie rievocazioni storiche. I bambini ci accolgono con entusiasmo imparando canti e regalandoci disegni e poesie. Noi rispondiamo donando il tricolore” racconta Stefano Zaramella, curatore culturale del gruppo alpini e referente del parco Villa Breda. E’ proprio quest’ultimo il fiore all’occhiello della loro attività.
Il parco si trova all’interno dell’antica villa realizzata a fine Ottocento dall’industriale Breda come residenza di campagna di famiglia e divenuta negli anni prima ospedale e poi centro residenziale per anziani. E’ di proprietà dell’Ulss 15 e si trova nel territorio dei comuni di Curtarolo e Campo S. Martino, con buona parte del parco nel territorio di Curtarolo. Dal 2009, in occasione dell’assegnazione agli alpini del “premio al seminatore” a fronte di un progetto di sistemazione e riattivazione del parco di Villa Breda, il gruppo si è proposto per occuparsi in modo regolare dell’area. Il servizio svolto riguarda la manutenzione e sistemazione generale del parco. Negli anni sono stati fatti molti interventi che hanno abbellito e reso più decoroso l’esterno della villa, come la pulizia del terreno, delle scale, dei lampioni, e il rifacimento della cordonata della grande aiuola in entrata e nei viali. Una ‘chicca’ di cui gli alpini vanno molto fieri è rappresentata dal “Biblioparco”. Si trova dietro la villa e consiste nella presenza di casette di legno con all’interno dei libri, i visitatori possono prenderli e leggerli, oltre a lasciarne a loro volta. Una little free library come la definisce Zaramella, tra le prime ideate e unica nel suo genere in provincia di Padova.
Eliana Camporese