martedì, 19 Marzo 2024
HomeVenezianoMiranese NordA Salzano arriva “Giò”, un nuovo modo per raccontare il paese

A Salzano arriva “Giò”, un nuovo modo per raccontare il paese

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Un nuovo modo per raccontare le storie, le esperienze e le tradizioni di Salzano. E’ questo ciò che Giò, il nuovo giornalino creato dagli ospiti del centro Archimede di Salzano in collaborazione con gli alunni dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri”, hanno voluto creare. Il centro Archimede si inserisce nella realtà di Aclicoop, cooperativa sociale specializzata inizialmente nell’intervento di cura assistenziale ed educativa alle persone con disabilità.

gio¦Ç[1].0Le attività organizzate dalla cooperativa sono tutte rivolte a creare la possibilità di inclusione. L’idea di realizzare un giornalino nasce già lo scorso anno nel centro Archimede. Le cose si evolvono con l’inizio del nuovo anno scolastico quando le insegnanti, Monica Travagin e Maria Cristina Marchiori, decidono di avere come tema centrale quello dell’apertura verso le realtà presenti nel territorio, e anche verso Aclicoop Salzano. La proposta è stata presentata al vicesindaco Sara Baruzzo che ha accettato l’iniziativa e ha creato il gruppo di redazione costituito da lei stessa; dall’esperto di comunicazione e coordinatore del gruppo di redazione Stefano Barbieri; da Francesca Ferraboschi, coordinatrice del centro diurno per persone disabili Merlino, e da Marcela Rodriguez Mendez, operatrice socio sanitaria; dalle insegnanti dell’istituto Alighieri; dall’esperto di comunicazione Massimo Doglioni; da Andrea Favaro, specialista di gusti giovanili e Benito Agnelli, che cura la parte di web design e video.

Gli articoli redatti per il primo numero di Giò, uscito a fine di dicembre e del quale sono previste altre tre edizioni per il 2016, sono stati realizzati dagli ospiti della struttura e dai ragazzi della media di Salzano e Robegano. “L’iniziativa – afferma l’assessore comunale Sara Baruzzo – vuole fare da volano alla cooperativa Aclicoop e ai suoi ragazzi perché possano inserirsi nel territorio ma anche perché il territorio conosca questa realtà così importante dal punto di vista sociale.”