Legambiente porta in Veneto un gruppo di attivisti croati per fare luce sulla situazione adriatica nell’ambito del referendum sulle trivelle, che si terrà il prossimo 17 aprile. Gli incontri sono avvenuti ieri sera, nelle due province di Fossò e Santa Maria di Sala, e in provincia di Rovigo.
Al primo incontro erano presenti il presidente nazionale di Legambiente, Rossella Muroni, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti e Dusica Radojcic portavoce croata della rete ONE ADRIATIC. “È ora di chiarire che in Adriatico l’Italia è l’unico paese ad avere decine di concessioni e piattaforme in mare vicine alla costa “ dichiara Dusica Radojcic “ La Croazia, che ha approvato una moratoria, ha solo 19 piattaforme di gas metano localizzare in centro all’Adriatico. Altre piattaforme non sono previste, perché le autorizzazioni precedenti alla moratoria hanno visto la rinuncia da parte delle aziende aggiudicatrici per mancanza di interesse economico”.
Secondo appuntamento anche Santa Maria di Sala dove sulle ragioni del Sì si sono confrontati con il pubblico Davide Sabbadin, responsabile nazionale efficienza energetica di Legambiente e Camilla Piras, biologa marina.
Questa mattina alle ore 12 una delegazione del comitato Vota Sì per Fermare le trivelle, assieme a ONE ADRIATIC, incontrerà il Consiglio Regionale Veneto, mentre stasera, per concludere il ciclo di incontri nel miranese, vi sarà una serata informativa a Martellago, (presso AulaStudio Liberamente, Municipio, ore 20.45) con Pierluigi Paloscia, di Legambiente e Riccardo Chiariot di GreenPeace.
Tutti gli appuntamenti in veneto sulla pagina Fb di Legambiente Veneto e sul sito www.fermaletrivelle.it