martedì, 19 Marzo 2024
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Elezioni Chioggia, Marcellina Segantin punta al rilancio della città

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segantin“Dobbiamo pensare ai bambini quando immaginiamo il nostro futuro, che cosa lasciamo in eredità?”

Con queste parole Marcellina Segantin introduce il suo programma elettorale, dichiarandolo apertamente orientato a un rilancio rivoluzionario della cittadina, ma partendo dal basso, ossia dall’impegno e dalla collaborazione del singolo cittadino. La candidata, espressione del movimento civico ChioggiaViva, associazione fondata da cittadini, lavoratori, imprenditori, commercianti, artigiani, vuole prima di tutto puntare sul lavoro, partendo dalle peculiarità di Chioggia. “Rinnovare la nostra offerta turistica, riqualificare il centro storico, consentire alle imprese di investire senza essere mortificate da una burocrazia ostile e ingiusta”. E non è tutto, almeno, non ancora, perché il programma di Segantin è in continua evoluzione, vuole costruirlo passo passo con la cittadinanza. “Non esistono bacchette magiche né soluzioni calate dall’alto, ma bisogna pensare insieme allo sviluppo della nostra Città”.

Oltre al lavoro, nella strategia di Segantin c’è anche un ripensamento complessivo dei servizi sociali e dei servizi al cittadino. “Bisogna recuperare lo spirito di servizio che la politica deve offrire, e soprattutto saper ascoltare e programmare con intelligenza gli interventi più urgenti”, ovvero il decoro urbano, la pulizia, la manutenzione delle strade, per contrastare le sensazioni di disagio in quelle zone dove lo sporco viene facilmente assimilato a una condizione sociale di disagio. La lista di Segantin avrà un ampio respiro civico: non prevede solo anime provenienti dalla politica, ma giovani, donne, madri, professionisti e soprattutto gente comune.

Per i tre grandi ambiti di Chioggia, pesca, turismo e agricoltura, Segantin vuole “raddoppiare le presenze turistiche, sfruttando appieno l’appartenza alla Città Metropolitana; e voglio valorizzare la nostra identità, la pesca innanzitutto, l’agricoltura, lavorando sulle tradizioni che ci rendono orgogliosi di essere chioggiotti. Perché tutto questo accada, dobbiamo vivere in una città bella, dove i servizi al cittadino devono essere dei diritti, e non delle battaglie contro chi non pensa al bene comune.”

E conclude “Dobbiamo partire dalle cose semplici e rimboccarci le maniche per dare un futuro bello e solare ai nostri figli e nipoti. Dobbiamo riaccendere la luce a Chioggia e alle sue frazioni”.

Marta Tudisco