Se quest’estate pensate di visitare Zurigo, la città più grande della Svizzera, mettete un costume in valigia. Sì perché qui non ci sono solo montagne, non c’è il mare, ma gran parte della vita pulsante della città si svolge sull’acqua. Se per gli abitanti del posto fare il bagno nel lago e nel fiume è un rituale quotidiano, per chi arriva da fuori rappresenta, invece, una novità e il refrigerio ideale dopo un giro per boutique di lusso (lungo la “Bahnhofstrasse”, la via più nota al mondo ma anche quella delle banche), chiese e musei. Con circa 40 strutture, Zurigo vanta la più alta densità di stabilimenti balneari al mondo, e si può azzardare che il numero sia più elevato delle banche che qui la fanno da padrone. Insomma un vero primato.
Dove andare? C’è solo l’imbarazzo della scelta tra stabilimenti lacustri, fluviali e piscine scoperte, molte delle quali invitano a tu a cielo aperto, ammirando spettacolari paesaggi. E vi è persino la spiaggia di sabbia, come quella di Strandbad Mythenquai (www.badiinfo.ch), sul grande Lago di Zurigo, la cui forma incurvata ricorda una banana. Uno dei più storici, inaugurato nel 1922, vanta una porzione di sabbia di 250 metri, così come un ampio prato dove prendere il sole.
Qui si diverte anche chi non sa nuotare. Coloro che al lago, preferiscono il fiume, possono rilassarsi al Flussbad Oberer Letten (www.pierwest.ch) lungo il canale di 400 metri nel Limmat (sino all’inizio dell’800 il “lungo fiume” era utilizzato dagli abitanti come collegamento per raggiungere le case dei ricchi mercanti e delle corporazioni artigianali) e divertirsi lanciandosi da un trampolino da 2 metri, giocando a beach volley (ci sono due campi) o a bocce. Oppure semplicemente tuffarsi nella lettura dei libri messi a disposizione. Proseguendo lungo il canale si incontra lo stabilimento fluviale Unterer Letten, con tanto di griglie di blocco alla fine del canale. Qui si trovano un trampolino da 3 metri e una piscina ideale per i più piccoli. Una delle particolarità che caratterizza la metropoli (370 mila abitanti, al centro dell’Europa) sono gli stabilimenti divisi per sesso. Alcuni riservati a sole donne, altri ai soli uomini, oppure alcuni misti. Tra quelli “pink” spicca il Frauenbad lungo lo Stadthausquai, uno dei più antichi (risale al 1837 e venne costruito sul Limmat come piccolo “stabilimento per donne”, utilizzato soprattutto per l’igiene personale delle fasce meno abbienti). Si trova proprio nel centro storico, con vista sulla Chiesa protestante di Grossmünster, l’antico duomo da cui partì la riforma religiosa svizzera. Secondo la leggenda sarebbe stato costruito sulle tombe dei santi Felix e Regula per volere di Carlo Magno. Di notte si trasforma in Barfussbar (www. barfussbar.ch) e possono accedervi anche gli uomini per serate in allegria, cullati dal rumore delle acque mentre si sorseggia un drink, si ascolta musica o si balla.
E per non sentire nostalgia dell’Italia vi è anche il Riminibar (www.rimini.ch; di giorno stabilimento fluviale Schanzengraben) che riporta con la mente alla riviera romagnola, dove rilassarsi su cuscini colorati, d’ispirazione orientale. Da non mancare anche un salto al Seebad Enge (www.seebadenge.ch): si sta con i piedi a mollo e lo sguardo che incrocia le Alpi spruzzate di neve. Per garantire un’atmosfera da lido mediterraneo vi è una fontana a getto. Una fontana, altra ricchezza del territorio. Se ne contano oltre 1200 e da ciascuna scorre acqua potabile (un souvenir insolito è la borraccia ZH2O, all’interno della quale è possibile regalare quest’acqua “riempita” al momento). Insomma, non c’è il mare, ma c’è tutto quello che rende l’estate vitale e dinamica. A completare questa vivacità, in agosto si tiene anche la Street Parade (il 13), la festa a ritmo di musica house e techno più variopinta. Un tripudio di amore, gioia, libertà, generosità e tolleranza, di carri colorati e di danze ininterrotte che riempiono le strade e le piazze.