venerdì, 29 Marzo 2024
HomeVenezianoMiranese NordUlss13 Noale, bloccato il trasferimento di 264 dipendenti

Ulss13 Noale, bloccato il trasferimento di 264 dipendenti

Tempo di lettura: 2 minuti circa

ospedale-noale1-800x400Non se ne farà nulla, almeno per il momento, del progetto di trasferimento nel vecchio ospedale di Noale dei 264 dipendenti amministrativi dell’Ulss 13 di Dolo e Mirano. Dunque si andrà avanti come adesso, e lo ha fatto capire il sindaco di Noale Patrizia Andreotti durante un consiglio comunale. L’idea sarebbe dovuta andare in porto ancora all’inizio di quest’anno, poi si era parlato di uno slittamento di qualche mese, ma ora l’idea sembra tramontata. In pratica, il Crite (Commissione regionale per gli investimenti e le tecnologie) non ha approvato il progetto proposto dal vecchio direttore generale dell’Ulss 13 Gino Gumirato.

“La Regione non si è più ritenuta interessata” spiega Andreotti. Noale sarebbe dovuta diventare il “centro direzionale” dell’azienda sanitaria, con gli arrivi da Mirano e Dolo del personale amminsitrativo. Avrebbero preso posto al terzo e quarto piano del Pier Fortunato Calvi. Interessati anche i reparti di Mirano e Dolo, con il trasferimento di Chirurgia, Ortopedia e Urologia nel primo e Neurologia e Oncologia nel secondo piano, dove sarebbe giunto Lungodegenza di Noale. L’ex sindaco e ora capogruppo di “Noalesi al Centro” ha chiesto dettagli sui 40 posti dell’ospedale di comunità. “Che fine hanno fatto – si chiede – visto che avevamo delle strutture pronte per ospitarlo nella nuova casa di riposo? Per questioni di tipo politico sono state bocciate, con il risultato che i noalesi non ne vedono l’ombra a differenza di altri comuni”.

Per Andreotti, la questione non è stata dimenticata. “Ne ho parlato con il direttore generale dell’Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – replica – e ci ha ribadito come l’ospedale di comunità sia confermato, ma non ha ancora capito cosa intenda fare la Regione. Un’ipotesi potrebbe essere il trasferimento di venti posti letto dentro alla nuova casa di riposo, e poi altrettanti nell’ospedale. Lo stesso Dal Ben mi ha assicurato che non appena ci sarà qualcosa di concreto, se ne parlerà”.

Alessandro Ragazzo