sabato, 20 Aprile 2024
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A Santa Maria di Sala la raccolta differenziata aumenta e arriva all’80,24 %

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foto-differenziata2-2I dati Veritas aggiornati a maggio parlano infatti di un 80,24%, con un trend in crescita rispetto all’ultimo dato complessivo del 2015: 78,66%.

“In concreto si tratta di tonnellate di materiale sottratto alla discarica e trasformate da rifiuto a risorsa – spiega il sindaco Nicola Fragomeni – un vantaggio per l’ambiente, ma anche per le nostre tasche, dal momento che il rifiuto secco è quello che costa di più e produrne meno, significa un risparmio che ci permette di fronteggiare i continui aumenti dei costi del servizio”.

C’è dunque la necessità di non abbassare la guardia. Sta iniziando proprio in queste settimane una campagna di sensibilizzazione di Veritas con i comuni di Martellago, Mirano, Noale, Santa Maria di Sala, Scorzè e Spinea, che mira a ridurre la quantità di rifiuti estranei nella differenziata. “Nel nostro comune circa il 12% di rifiuto differenziato non può essere avviato al riciclo, perché la qualità dei materiali raccolti in maniera separata non è buona. Ci sono ancora troppi rifiuti estranei, soprattutto nel vetro, plastica e lattine – prosegue il sindaco – quando lo scarto è elevato, interi carichi di materiale differenziato non possono essere riciclati, ma devono essere trattati come rifiuto secco. Se lo scarto scenderà di almeno il 25% entro dicembre, con i risparmi prodotti dal corretto smaltimento, i comuni acquisteranno nuovi giochi per i bambini o sistemeranno gli esistenti nei parchi cittadini”.

Pronto il decalogo: bottiglie, vasetti di vetro, flaconi e dispenser, lattine e barattoli, tappi, sacchetti, confezioni e buste per alimenti spesso vengono conferiti nella campana verde con residui di cibo o prodotto contenuto che lo rendono inadatto al riciclo. Migliorare la differenziata significa risciacquare il rifiuto per renderlo davvero riciclabile. Ancora: un giocattolo in plastica con meccanismo sonoro, va buttato nella campana senza il dispositivo elettrico. Veritas, nei suoi impianti ha modo di effettuare una selezione, eliminando la frazione estranea, ma questo produce costi che possono essere evitati. Un fronte su cui si continua a lavorare è anche quello dell’educazione ambientale dei giovani, con lezioni sul tema dei rifiuti e della gestione idrica.

 

Filippo De Gasperi