Sono circa 60 le concessioni demaniali che interessano il territorio rosolinese nelle spiagge di Rosolina mare e Albarella. “Ci auguriamo che quanto prima il governo intervenga con la tanto attesa legge di riordino del demanio marittimo – spiega il presidente del Consorzio Operatori Balneari Ferdinando Ferro – perché questa situazione di precarietà non può giovare né ai concessionari né ai comuni”.
“Soltanto con una riforma della materia e quindi una maggior stabilità – continua il presidente del Cob e vice-presidente di Ascom Rovigo – sarà possibile rilanciare gli investimenti e alzare ulteriormente la qualità e la quantità dei servizi”. Ha di certo fatto discutere il verdetto della Corte europea di Giustizia per il quale le concessioni sulle spiagge italiane devono essere messe a gara. La sentenza emessa a luglio, che nega la proroga automatica generalizzata al 2020, riconosce tuttavia la necessità di tutelare il legittimo affidamento per le concessioni demaniali marittime se, al momento del rilascio, sia stata osservata una pubblica evidenza.
La Corte ha rinviato così al giudice nazionale di valutare se, nell’applicazione della cosiddetta direttiva Bolkestein, le concessioni italiane debbano essere oggetto di un numero limitato di autorizzazioni per via della scarsità delle risorse naturali. È stato intanto approvato l’emendamento al decreto Enti Locali per chi ripristina la legittimità delle concessioni in essere, pendenti dopo questa sentenza, emendamento che garantirà agli operatori di lavorare con concessioni nuovamente in regola sino all’attesa riforma del demanio marittimo.
L’emendamento salva anche le concessioni che sarebbero decadute il prossimo 30 2016 a causa dell’applicazione dei valori Omi e soggette a canoni insostenibili. Per il prossimo autunno è atteso l’avvio dell’iter normativo per il riordino generale in materia di concessioni demaniali ed è già prevista la convocazione di un tavolo tecnico tra Governo, sindacati ed enti regionali e comunali.
Massimiliano Beltrame