Il 7 ottobre è stata inaugurata la nuova Terapia Intensiva dell’Ospedale di Chioggia, a tagliarne il nastro il governatore Luca Zaia insieme ai sindaci di Chioggia, Cavarzere e Cona e alla dirigenza medica. Il nuovo reparto, la cui realizzazione è avvenuta grazie ad un finanziamento regionale di 1 milione e 170mila euro, rappresenta un altro importante tassello nella riorganizzazione del “Dipartimento di Emergenza e Cure Critiche” iniziato lo scorso anno con l’ampliamento del Pronto Soccorso, la realizzazione del nuovo blocco operatorio e un attracco per idroambulanza.
Circa sei mesi di lavori per realizzare la nuova Terapia Intensiva al primo piano dell’ampliamento del Pronto Soccorso. Nei suoi 910 metri quadri di superficie si guadagnano due posti letto rispetto all’attuale collocazione, che passano da 6 a 8, di cui uno per infetto e uno per isolato. Il reparto si arricchisce, inoltre, di due ambulatori di terapia antalgica, alcuni studi medici, farmacia e spogliatoi per medici e personale. Ampliata anche l’area dell’accoglienza dei parenti degli assistiti, che avranno a loro disposizione una sala d’attesa con servizi igienici dedicati, una stanza riservata per i colloqui col personale medico e un percorso protetto e dedicato per l’accesso controllato dei congiunti nell’area dei trattamenti.
“L’aiuto economico e il sostegno del presidente Zaia è stato fondamentale per la realizzazione del progetto regionale di ammodernamento, sia edile che tecnologico, del nostro ospedale – ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – Siamo una delle principali mete turistiche della regione, perciò le nostre strutture devono servire una popolazione che raddoppia nel periodo estivo”. Dopo la messa in funzione della nuova Terapia Intensiva, a novembre cominceranno i lavori di ampliamento dell’attuale Cardiologia, che interesseranno proprio quegli spazi che la Terapia Intensiva occupava al piano terra. “L’ospedale di Chioggia non è più un cadavere eccellente – afferma il presidente della regione Luca Zaia – Dal 2012, sotto la guida di Dal Ben, uno dei miei cavalli migliori, abbiamo trasformato la struttura sebbene nessuno lo credesse. Oltre al disegno di un blocco unico, moderno e integrato delle emergenze-urgenze, abbiamo altri 7,2 milioni di euro da spendere per l’ammodernamento di questo ospedale, che in quanto sesta città del Veneto, ha una grande importanza e attrattività delle cure offerte.” Nonostante la riforma delle Asl venete che da 21 passeranno a nove (le sette province, più il Veneto orientale e Bassano), il governatore assicura che per Chioggia, che condivide il suo direttore generale con Venezia, non cambierà nulla.
“Anche qui abbiamo mantenuto la parola: meno poltrone, più efficienza – continua Zaia – La sanità non è più analogica, non c’è più bisogno di ospedali pieni di letti, ma di grandi professionisti, prevenzione, tecnologie e innovazione, come i robot chirurgici Da Vinci o i mammografi tridimensionali. Tutte misure che il Veneto ha già e ci rende un apripista d’eccellenza e virtuosismo per altre regioni italiane”.
Sara Boscolo Marchi