martedì, 16 Aprile 2024
HomeRodiginoAdriaAdria, sindaci e politici a confronto sulle fusioni

Adria, sindaci e politici a confronto sulle fusioni

Tempo di lettura: 2 minuti circa

adria fusioni“Le fusioni vanno bene ma bisogna lavorare, e tanto, sulla condivisione con i cittadini di un percorso che sembra irrevocabile” è questo il messaggio lanciato in un recente convegno ad Adria da tutti gli amministratori del Delta, riuniti dalla Cna Rovigo. “Cerchiamo di unire le nostre idee – è la posizione del sindaco di Adria Massimo Barbujani – ed è giunto il momento di scrivere una pagina importante della storia del nostro territorio. I sindaci stanno diventando sempre più ‘dipendenti’ comunali e da soli non si può andare avanti. Ho sentito recentemente Il ministro Madia affermare che non ci sarà alcun provvedimento calato dall’alto ma cominciamo a vedere se c’è questo feeling per tendere ai risultati presentati da Cna con un significativo passaggio culturale.”

La Cna, secondo lo studio presentato da Alberto Cestari di Sintesi Centro Studi, propone 10 nuove fusioni lasciando “soli” solo Rovigo e Porto Tolle. Per il Delta Adria, Pettorazza, S.Martino Venezze e Papozze potrebbero comporre un’aggregazione da oltre 27.000 abitanti. Villadose, Ceregnano e Gavello arriverebbero a quasi 10.500 abitanti. Loreo, Rosolina e Porto Viro toccherebbero i 25.000 abitanti mentre Corbola, Ariano nel Polesine e Taglio di Po sorpasserebbero le 15.000 unità. Gli incentivi arriverebbero in qualche caso a 2.000.000 di euro per aggregazione.

“Da tempo Cna porta avanti il tema dell’aggregazione – ha ricordato David Gazzieri presidente provinciale di Cna -. Vi sono troppe differenze, ad esempio, di natura fiscale come i regolamenti della tassa rifiuti. Ma ci rendiamo conto che ci vuole una volontà diversa dalla mera valutazione economica della comunità. Non dobbiamo aver paura di prendere una strada coraggiosa e auspico che da tutto il mondo economico e politico sorga un movimento coeso per impegnarci a fondo per il cambiamento”. “Concordo che si debba avere un processo condiviso e bisogna far nascere una cabina di regia anche politica – chiarisce Diego Crivellari, deputato Pd -. L’ipotesi di un unico comune del Delta come auspicato è un’ipotesi suggestiva anche se distante dall’avverarsi. La cosa sicura è che non dobbiamo lasciare i sindaci da soli”.

E il senatore Bartolomeo Amidei (Forza Italia): “La politica purtroppo non credo possa aiutare più di tanto questo tipo di processo. Bisogna prima di tutto porre fine ai campanilismi avendo davanti anche tentativi legislativi falliti in passato. Dai cittadini ora abbiamo la massima resistenza ma l’obiettivo è razionalizzare i costi e migliorare i servizi.” Anche i consiglieri regionali non hanno fatto mancare il loro contributo. “Bisogna sviluppare un ragionamento politico con la rivendicazione di un’autonomia che in Veneto può trovare la giusta radice – ha evidenziato Graziano Azzalin (Pd)-. L’identità andrà smarrita se non faremo azioni nella direzione che stiamo discutendo anche se al momento questo è un tema che non scalda i cuori”. E la pentastellata Patrizia Bartelle: “Sono perfettamente d’accordo con le fusioni. Bisogna sviluppare un percorso ‘pedagogico’ verso la popolazione individuando le affinità dei territori e le identità. Bisogna iniziare per tempo spingendo sui vantaggi non solo economici.”

Giorgia Gay