venerdì, 29 Marzo 2024
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Alluvione in Polesine: oggi ricorre il 65esimo anniversario

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alluvione polesineSono trascorsi esattamente 65 anni da quel 14 novembre 1951, quando il Po esondò portando morte e distruzione e causando circa cento vittime e più di 180.000 senzatetto. Fu una delle più gravi catastrofi idrogeologiche della storia recente. Dopo quel tragico evento, furono 80mila le persone che abbandonarono il Polesine.

Tutto ebbe inizio verso sera, alle 19:45 quando l’argine maestro del fiume Po ruppe a Vallone di Paviole, a Canaro. Un quarto d’ora dopo, una seconda rotta si verificò in località Bosco a Occhiobello. La terza seguì alle ore 20:15 circa, in località Malcantone dello stesso comune. La massa d’acqua che si riversò fu enorme: circa i 2/3 della portata fluente, anziché proseguire la sua corsa verso il mare entro gli argini del fiume, si riversò sulle campagne e sui paesi (fonte: Wikipedia).

Molte delle vittime furono travolte dall’acqua mentre erano a bordo dei loro camion, nel tentativo di mettersi in salvo.

Oggi il Polesine ricorda quella pagina triste della sua storia. “Grande rilevanza per il Polesine che dal tragico evento dell’alluvione ha saputo risollevarsi – ricorda il deputato Pd rodigino Diego Crivellari -. La consapevolezza maturata dal ’51 ai giorni nostri ci dice che il territorio è il bene più prezioso. Oggi fortunatamente da più di sessant’anni come polesani siamo ancor più consapevoli che tutela e sicurezza idraulica sono fattori di crescita e sviluppo. Se guardiamo a quello che questa terra ha realizzato possiamo anche affermare che finalmente è giunto il momento di lasciare alle spalle la mentalità del Polesine alluvionato”.