mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ancora caos nel Pd, ma Zanellato non molla

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julik zanellatoLa caduta del sindaco di Porto Viro Thomas Giacon rischia di trasformarsi in un effetto valanga per il segretario provinciale del Pd Julik Zanellato, accusato di esserne stato il primo manovratore. Nei giorni successivi, una serie di amministratori dem polesani, tra cui i sindaci di Taglio di Po e Porto Tolle, aveva criticato il segretario. Intanto un documento firmato dalla maggioranza anti-Julik del direttivo polesano mette sempre più alle strette il segretario, riconoscendone la responsabilità nella caduta della città deltina senza il coinvolgimento degli organi di partito.

Ma lui reagisce con una dura nota: “Non accetto lezioni di stile da una vecchia guardia che in questi mesi ha disertato i momenti veri di confronto politico – ha scritto -. Si prenda atto che la spallata non è riuscita, nonostante l’arruolamento di qualche nuova truppa. Il Pd non può lavorare dentro un clima di contesa permanente; soprattutto di fronte all’appuntamento referendario del 4 dicembre, tutto il gruppo dirigente deve fare la propria parte abbandonando sterili polemiche interne. La politica polesana oggi non può più riproporre vecchie ricette assistenzialistiche, intrise di provincialismo e di improvvisazione, e soprattutto deve mettere in campo una nuova classe dirigente in grado di concretizzare le soluzioni nuove per dare una risposta efficace alle esigenze dei polesani”.

La bagarre, intanto, dà il via alle prime ipotesi sul futuro del partito, in vista del congresso di febbraio: una delle prime conseguenze è stato un riavvicinamento in fun- Matrimonio da “favola” e… in converse! zione anti-Julik tra il parlamentare Diego Crivellari e il consigliere comunale ed ex sindaco di Adria Gino Spinello, che mirano a radunare attorno a loro altri compagni di partito. In vista della guerra congressuale, sta già scaldando i motori Nicola Garbellini, sindaco di Canaro, silurato dal fuoco amico nella corsa alla presidenza della provincia di due anni fa, quando Zanellato era appena diventato il numero uno del Pd.

 

Fabio Pregnolato