giovedì, 28 Marzo 2024
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Cadoneghe, il sindaco Schiavo finisce in minoranza

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consiglio comunale cadonegheSindaco di Cadoneghe finisce in minoranza nell’ultima seduta di consiglio comunale di fine ottobre. Il primo cittadino è stato messo in minoranza dalla sua stessa compagine, che ha votato il rinvio della nomina dei consiglieri dimissionari all’interno dell’Unione Medio Brenta. Michele Schiavo ha votato contro, trovandosi da solo con il presidente del consiglio Daniele Toniolo e la capogruppo Lucia Vettore: tutto il resto della maggioranza e le minoranze hanno votato per il rinvio. Un vero e proprio colpo di scena: nessuno ricorda, almeno negli ultimi quindici anni, che un primo cittadino sia finito in minoranza. In pratica quanto accaduto in seguito alle dimissioni di parte della giunta e del consiglio dell’Unione è arrivato fino al consiglio comunale di Cadoneghe. Enrico Scacco aveva proposto il rinvio della nomina dei tre consiglieri che si erano dimessi dall’Unione (Facco, Garato e Lacava), per avere più tempo di parlare anche del destino del Medio Brenta, come chiesto da più parti, anche dal Movimento 5 Stelle, per valutare costi e benefici di questo ente. Al momento di votare, tutti sono stato concordi con Scacco (astenuta Giulia Baccan). Gli unici ad alzare la mano per il “no”: Toniolo, Vettore e il sindaco Schiavo.

“Il commento”

A sentire gli esperti e gli storici di politica locale, quello accaduto nel penultimo consiglio comunale non si vedeva da decenni. L’amministrazione guidata da Michele Schiavo si potrà vantare di aver raggiunto un traguardo che pochi Sindaci di Cadoneghe prima di lui avevano tagliato. Dopo le dimissioni dei tre consiglieri (Lacava, Facco e Garato) il Consiglio Comunale era chiamato, nella sua espressione di maggioranza, a definire le surroghe dei dimissionari che avrebbero dovuto sedersi nell’assemblea consiliare dell’Unione del Medio Brenta. Una discussione, quella avvenuta all’interno del gruppo del Partito Democratico e de La Lista Civica, evidentemente non condotta nel migliore dei modi vista la richiesta di alcuni consiglieri di posticipare la votazione, per guadagnare così tempo utile per valutare al meglio la situazione e porre l’attenzione su un tema delicato come il futuro dell’Unione. Nessun posticipo e votazione confermata, questa la linea di Schiavo, del Presidente del Consiglio Comunale Daniele Toniolo e del capogruppo del PD Lucia Vettore: posizione ribadita anche in Consiglio comunale quando per una seconda volta era stato chiesto un rinvio. Le tre figure di spicco dell’Amministrazione però hanno dovuto fare i conti con il voto dei consiglieri: sono stati infatti solo loro tre a votare negativamente alla posticipazione del punto, mentre il resto del consiglio ha votato a favore (si conta anche un astenuto). Dopo questo episodio, dai banchi della minoranza sono giunte sibilline frasi che puntano il dito sulla tenuta del Sindaco:”Sembra ormai chiaro che la maggioranza oggi sia formata da gruppi distinti e che Schiavo tentenni. Di sicuro non verrà più in consiglio a prendere in giro i consiglieri con la sua bambola Maretta. Quello che ci chiediamo è: Michele Schiavo ha ancora una maggioranza che lo sostiene?”