giovedì, 28 Marzo 2024
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Scoperto un nuovo gioiello archeologico nella città di Adria

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adriaAd Adria viene svelato un antico gioiello artistico, rivelato dagli studi di una giovane ricercatrice. Genericamente ritenuta una cripta, scoperta nel 1830 sotto la chiesa di San Giovanni, oggi viene invece riscoperta come possibile chiesa alto medievale della città etrusca, sepolta da tre metri di depositi alluvionali nel corso dei secoli.
A riscrivere la storia di quella cripta e dell’intera cittadina veneta, nella storia fiorente di città greco-etrusca che diede addirittura il nome al Mar Adriatico, è stata Elisa Corrò, giovane geoarcheologa neodottorata in Storia Antica e Archeologia all’Università Ca’ Foscari Venezia.
Dopo tre anni di studio negli archivi e di analisi sul campo tramite carotaggi, la studiosa ha dimostrato non solo che si era di fronte a un edificio di culto sepolto, ma ha anche evidenziato come l’assetto topografico alto medievale si estendesse anticamente in quella porzione della città a nord del Tartaro-Canal Bianco, corso d’acqua di risorgiva che oggi occupa l’antico letto del fiume Po. Un insediamento altomedievale di cui le alluvioni hanno parzialmente ricoperto le tracce e di cui la chiesetta rimane l’unica testimonianza ancora in opera giunta ai nostri giorni.

“La chiesa esisteva nel IX secolo dopo Cristo ed è splendidamente affrescata – spiega Elisa Corrò -. Fu poi sepolta dai depositi di due eventi alluvionali, il primo avvenuto tra IX e XI secolo, il secondo più tardi, dopo il XV secolo”.

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Journal of Archaeological Science-Reports.

(Me.Ru.)

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