martedì, 19 Marzo 2024
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Trump presidente, le prime reazioni dal Veneto

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trump_992771155Donald Trump è stato eletto 45° Presidente degli Stati Uniti d’America. Dall’Italia e dal mondo arrivano i primi commenti, alcuni delusi, altri entusiastici.

Il primo a commentare la notizia in Veneto è il presidente del consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti. “Davanti ai dati elettorali che giungono dagli Stati Uniti viene spontanea una considerazione: le élite, economiche e finanziarie, sono state sconfitte per la seconda volta nel volgere di pochi mesi, dopo la Brexit ora con Trump. A vincere è stata la democrazia. A perdere l’alta finanza, il partito della guerra fredda e quei radical chic e i soloni che, dall’una come dall’altra parte dell’Atlantico hanno sempre ragione e non sanno ascoltare i cittadini né capiscono i loro problemi”.

Il Presidente del Consiglio regionale ha continuato: “L’onda d’urto di questo tsunami democratico si abbatterà anche sull’Italia: i veri problemi dei cittadini nascono  dalle scelte sbagliate delle élite che hanno imposto una classe dirigente e politica giunta al capolinea – spiega Ciambetti –  . E’ arrivato il  momento della svolta e dagli Usa giunge una lezione straordinaria: la democrazia, quella vera, vince sempre. Vince la democrazia anche davanti alle banche, alle agenzie di rating, ai finanziatori arabi. Le élite sono state sconfitte nonostante l’impressionante tentativo di manipolare la realtà dei fatti: previsioni e sondaggi puntualmente sbagliati, carta stampata e mondo dell’informazione a senso unico non sono bastate a ipnotizzare i cittadini e anestetizzare le coscienze. Davanti alle perplessità che ancora oggi politici italiani esprimono io dico ha vinto la democrazia. Buon lavoro mr. Trump”.

Gli fa eco il Consigliere Sergio Berlato (FdI-AN-MCR), Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia-AN, che in una nota commenta così il risultato delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

“La vittoria elettorale del candidato repubblicano Donald Trump non mi ha particolarmente sorpreso perché sia a livello internazionale che in ambito nazionale c’è una generale insofferenza della classe media da troppo tempo bistrattata da governi che amano abusare della parola ‘democratico’ senza però interpretare e tramutare in concrete azioni politiche le rivendicazioni e le aspirazioni del popolo”.

“La figura di Hillary Clinton – prosegue il Consigliere regionale nella sua analisi – sicuramente non ha brillato di trasparenza e di una progettualità politica che potesse accendere speranze e nuove passioni. Più che una vittoria del partito repubblicano, anch’esso costretto a fare una severa autocritica, l’esito elettorale è stato un sonoro schiaffo all’arroganza di una certa classe politica ed ad un certo sistema di poteri forti che si riscontrano anche nel vecchio continente, Italia compresa, ovviamente”.

“Lo schiaffo infatti è giunto puntuale e sonoro anche qui da noi – conclude Berlato – colpendo metaforicamente il Governo Renzi-Alfano, pessima fotocopia della già deludente coppia Obama-Clinton, preannunciando  sconfitte per PD ed alleati e la lenta, ma inesorabile uscita di scena del premier Matteo Renzi e soci”.

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