venerdì, 29 Marzo 2024
HomeVenezianoMiranese SudAl “Zogo de l’oca” vince Ballò, in un mare di spettatori

Al “Zogo de l’oca” vince Ballò, in un mare di spettatori

Tempo di lettura: 2 minuti circa

balloBallò vince la diciottesima edizione del Zogo de l’oca, quella dei 1700 anni dalla nascita di San Martino. I rossi portano a casa i 1.500 euro di premio, che devolveranno alla parrocchia del paese, ma ancora una volta il successo è per tutta Mirano. Il gioco si conferma vincente: diverte, è sempre più sentito dai miranesi e fomenta quella sana rivalità tra frazioni che non rende mai banale e scontata la sfida al centro dell’ovale della piazza. Caselle e pedine giganti fanno da contorno a un campanilismo sano, da giocare a dadi. Non c’è l’effetto stadio di qualche anno fa, quando a far da cornice al Zogo c’erano le imponenti tribune ai quattro lati, ma il Zogo con formula aperta piace di più, perché non esclude nessuno.
Tutto intorno, la Fiera de l’oca è un altro successo meritato per la Pro loco: gli organizzatori gongolano di fronte a un colpo d’occhio regalato da una piazza piena che raccoglie nel weekend di San Martino più visitatori dell’anno scorso, oltre 50 mila. Bene, anzi benissimo, l’esordio dell’oca park, il luna park per bambini, con i baracconi e i giochi di una volta.

“Un fine settimana bellissimo con un evento che tiene alto il nome della nostra città e delle tradizioni locali – ha ricordato il sindaco Maria Rosa Pavanello – questo ci fa un grande onore e il merito va alla Pro loco e ai suoi ragazzi che hanno montato le strutture sotto la pioggia, ben ripagati da un’altra edizione di successo”.

Archiviata dunque l’edizione 2016, a coronamento di un anno segnato dalla partecipazione di una delegazione della Pro loco e del Comune ai festeggiamenti per i 1700 anni di San Martino a Tours, nella Loira francese, unica rappresentativa italiana invitata dai cugini d’Oltralpe.
Una manifestazione, quella dell’oca de Mirano, che piace anche all’estero, tutta ambientata nella Belle époque, con la ricostruzione fedele di una fiera d’inizio Novecento com’era nella campagna veneta, con tanto di figuranti e mercatino di prodotti tipici. A confermarlo anche molte prenotazioni dall’estero, di famiglie e comitive provenienti in particolare da Austria e Germania che hanno riempito hotel e ristoranti.

 

Di Filippo De Gaspari