“Nessun grande evento, ma un’inaugurazione ‘diffusa’ che ci permettesse davvero di incontrare le persone”. Ha esordito così fra Giancarlo Capitanio, direttore del Villaggio Sant’Antonio di Noventa padovana per l’inaugurazione dei nuovi spazi di una delle opere di solidarietà dei frati della Provincia italiana di Sant’Antonio di Padova più radicate nel territorio e oggi una casa che accoglie persone con disabilità e minori con gravi difficoltà familiari. E allora, niente taglio del nastro o grandi cerimoniali, bensì una vera e propria festa in famiglia, protagonisti i ragazzi disabili, i loro genitori, i frati conventuali e le suore francescane missionarie, per aprire alla comunità e al territorio il nuovo Villaggio Sant’Antonio.
Fondato nel 1952 come orfanotrofio, la struttura nel corso degli anni si è aperta ai bisogni del mondo della disabilità. I lavori, costati tre milioni di euro, sono stati finanziati dalla vendita nel 2012 di villa Giovanelli Colonna, prospiciente il complesso e un tempo sua parte integrante. Negli stabili rinnovati si trovano i due centri diurni per disabili ‘Fratello fuoco’ e «Sorella luna» che accoglie ogni giorno una sessantina di persone; quindi, la Comunità alloggio Tau, che si articola in due nuclei ‘Noce’ e ‘Giglio’, composti da dieci posti ciascuno.
Il Villaggio si apre, inoltre, al territorio con l’’Happycentro‘, doposcuola per ragazzi delle elementari e delle medie che conta su 45 presenze giornaliere. Un contributo fondamentale è stato dato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, che ha acquistato gli arredi.t “Il Villaggio, – ha commentato Silvana Bortolami della Fondazione, – è un luogo significativo per tutta la realtà padovana. Qui la vita, vissuta nella condivisione, fa sì che le diversità diventino uguaglianza e ricchezza”.
“Si rischia di dare per scontata una realtà come quella del Villaggio – ha detto il sindaco Alessandro Bisato, e invece è un grande segno di vitalità sociale per tutta la comunità. Per noi di Noventa il Villaggio è parte integrante della nostra comunità. Vediamo i ragazzi al mercato il martedì e alla messa la domenica. Vedere il Villaggio rinnovato riempie il cuore, ma io so che dietro i mattoni ci sono la vita, la passione, le storie delle persone che danno e ricevono aiuto. Credo non sia un caso seci sono 65 associazioni iscritte all’Albo. E questo è merito anche del Villaggio che hafatto germinare esperienze”.
Nicoletta Masetto
