“Stiamo tentando di scongiurare l’aumento della Tari”. Parola della giunta pentastellata di Chioggia, che smentisce chi aveva dato per certo l’aumento della tassa dei rifiuti per il 2017. Ipotesi che aveva fatto molto rumore in città, alla viglia dello scorso Natale, creando non poche perplessità tra i cittadini. Ma la giunta ha messo subito le mani avanti, chiarendo alcuni aspetti e annunciando il suo impegno per scongiurare eventuali aumenti.
“Come ben spiegato nel corso del Consiglio Comunale di venerdì 23 dicembre dall’assessore al Bilancio e alle partecipate Daniele Stecco — spiega una nota diffusa dall’amministrazione comunale — si tratta semplicemente di una previsione, inserita in via cautelativa nel Documento unico di programmazione”.
Il Comune spiega, quindi, che “si sta ancora trattando sia con gli utenti inadempienti, che con Veritas, per cercare di scongiurare, o quanto meno limitare al massimo, il tanto paventato aumento”. Le riserve saranno sciolte entro febbraio.
“Il nodo dovrà essere sciolto entro la fine di febbraio — prosegue la nota — quando sarà approvato il bilancio previsionale 2017-2019. Inutile, quindi, creare falsi allarmismi sui cittadini e sulle imprese in questa fase”.
L’assessorato competente spiega che, a fronte di previsioni di aumenti fino al 5%, nel 2017 rispetto al 2016, l’attuale giunta “è riuscita a diminuirlo al 3,8% con la speranza di azzerarlo per il 2017”.
“Stiamo provando — conclude la nota — a raggiungere un equilibrio sulla questione contenziosi. Va sottolineato, inoltre, che in questi giorni, in Consiglio Regionale, è stato bocciato dall’amministrazione regionale l’emendamento della Consigliera Erika Baldin, che consentiva alla Regione di finanziare in maniera consistente la pulizia degli arenili, compresi quelli di Sottomarina ed Isola Verde. Tale provvedimento avrebbe consentito una, seppur leggera, diminuzione della Tari”.
I cittadini, adesso, attendono speranzosi il buon esito delle trattative intavolate dal Comune per scongiurare il paventato aumento.
Andrea Varagnolo