mercoledì, 24 Aprile 2024
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Emergenza abitativa e aiuti sociali, il Comune di Mira dice basta a furbetti ed approfittatori

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case-miraEmergenza abitativa, il Comune di Mira dice stop ai furbetti ed approfittatori. A fare il punto della situazione è l’assessore ai servizi sociali Francesca Spolaor. Il Comune ha assegnato in un anno circa 42mila euro di contribuiti, fornendo alloggi per una trentina di casi.
Al tempo stesso, però, l’assessore lancia un messaggio: ”Accanto a situazioni di emergenza abitativa, capitano casi che ci portano a domandarci se veramente vi sia un reale bisogno di supporto. Il problema dell’emergenza abitativa è sempre più sentito. I nostri servizi sociali continuano a ricevere richieste d’aiuto e noi stiamo facendo il possibile per andare incontro a tutti, ma siamo davvero sicuri che dietro ogni richiesta ci sia un bisogno reale? In alcuni casi abbiano notato da parte di alcune famiglie atteggiamenti strumentali e pretestuosi, nonostante la nostra massima collaborazione”.

L’assessore fa esempi concreti. “Ci è capitato il caso sbalorditivo – dice – di una famiglia con figli, sfrattata, in piena emergenza abitativa, che il Comune si è immediatamente attivato a supportare con ogni strumento a disposizione. L’assistente sociale è riuscita ad individuare, non senza fatica, un alloggio temporaneo per un costo mensile di 350 euro (sostenuto anch’esso dal Comune). Per ricevere quale sorprendente risposta? La coppia ha rifiutato la casa, “è troppo piccola”.

E non è l’unico caso di “finta” emergenza in cui vengono rifiutati aiuti importanti e messi a disposizione dalla comunità per i piu’ deboli: una coppia, che evidentemente tanto disagiata poi non poteva essere, ha rifiutato l’alloggio perché “la casa non ha il garage”, e poi “la cucina era posizionata male”.

“Noi – prosegue l’assessore – tuteliamo prima di tutto le famiglie con minori a carico, ma spesso abbiamo l’impressione è che i bambini stessi siano usati da alcune famiglie per non darsi minimamente da fare per cambiare la propria situazione. Chiedono il nostro aiuto in termini di pretesa e manifestano atteggiamenti poco collaborativi. C’è poi un assistenzialismo che si protrae da generazioni:gli aiuti dei servizi sociali vengono vissuti dalle famiglie come una sorta di diritto acquisito, noi non ci stiamo”.

Nel corso dell’anno sono stati assegnati dal Comune contributi per 42mila euro a sostegno di situazioni di disagio abitativo. I contribuiti servono a supporto nel pagamento degli affitti correnti e al pagamento di affitti arretrati nei casi di rischio-sfratto, e sono ulteriori al patrimonio di alloggi popolari che vengono assegnati. Mira di questi alloggi ne conta quasi 400. Il Comune è intervenuto poi fornendo un tetto ad una trentina di casi, tra assegnazione di alloggi Ater, alloggi comunali utilizzati come alloggi “parcheggio” di ospitalità temporanea e inserimenti negli alloggi in coabitazione maschile o femminile. I servizi sociali stanno inoltre lavorando per attivare un ulteriore alloggio maschile in condivisione. Chi riceve contributi dal Comune riceve agevolazioni anche da parte di altri enti ed associazioni, come Suor Armanda e Caritas.

 

Alessandro Abbadir