giovedì, 28 Marzo 2024
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Scomparso Sante Tugnolo, il “Sindaco dell’Alluvione”

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tugnolo-sante2È scomparso nella mattinata di ieri, mercoledì 15 febbraio Sante Tugnolo, il sindaco che nel 1951 era alla guida del Comune quando Adria si trovò a dover affrontare la grande alluvione del Po. Aveva 87 anni, lo storico esponente del partito socialista, noto come “Gigi”, amato e apprezzato in città. Lascia la moglie Franca, i figli Paola, Pierangela e Franco. Il funerale sarà celebrato venerdì 17 febbraio alle 15 in Cattedrale, la camera ardente è stata allestita nell’obitorio dell’ospedale civile.

Fra le numerose manifestazioni di cordoglio, quella dell’ex sindaco ed ex senatore Sandro Gino Spinello, che lo ricorsa così:

“Con la scomparsa di Sante Tugnolo, Gigin per tutti, il “Sindaco dell’Alluvione” la nostra Città perde una delle figure più rappresentative della Città e che ne hanno segnato la storia Tugnolo è stato Sindaco di Adria dal 1951 al 1956 , allora il Sindaco più giovane d’Italia. Quando seppe della rotta ad Occhiobello, non abbandonò mai un momento il suo ufficio in municipio, facendosi allestire in un corridoio una cameretta per riposare poche ore. Diresse tutte le operazioni di messa in sicurezza dei cittadini e delle loro masserizie, guidò i soccorsi, diresse la fase della ricostruzione. In quegli anni egli seppe rappresentare l’identità di tutta la Città”.

“Tugnolo fu un fiero assertore dell’autonomia locale e del diritto all’autogoverno dei comuni polesani contro i tentativi del governo centrale di esautorare i sindaci dalla gestione dell’emergenza in quei giorni.
Epici furono gli scontri con il Prefetto di allora sia da parte sua che del Sindaco Morelli di Rovigo, e del Sindaco di Corbola Roccato che fu addirittura arrestato”.

“Gigin Tugnolo ha sempre difeso la sua terra senza mai cadere nella faziosità e nell’oltranzismo infatti egli collaborò fattivamente e lealmente con il Sen. Giuseppe Brusasca, Sottosegretario del governo e commissario straordinario nel Polesine alluvionato. Decisivo in questa sua esperienza è stata la collaborazione che gli ha prestato un’altra grande italiana, la senatrice Lina Merlin sempre presente in Città in quei giorni. Lasciato l’incarico amministrativo, intensifico l’impegno nel suo partito, il Psi, divenendone uno dei dirigenti più autorevoli ed ascoltati. Tugnolo dedicò, poi, la sua vita professionale al Sindacato, alla C.G.I.L., dirigendo per decenni il patronato Inca e diventando poi per un lungo periodo Presidente Provinciale dell’Inps”.

Gigin è una persona che ha sempre fatta parte della mia vita; la mia e la sua famiglia abitavano a pochi metri di distanza in Via Carbonara Vecchia. Giocavo con i suoi figli Paola, Pierangela e Franco. Ricordo con quanto amore, assieme alla moglie Franca, hanno accudito fino all’ultimo la figlia Patrizia, gravemente disabile. Fu il primo che sentii parlare di socialismo, di antifascismo e tante volte, in seguito, quando divenni sindaco mi rivolsi a lui per avere consigli e suggerimenti”.

“Con Gigin Tugnolo se ne va un pezzo importante della nostra storia cittadina. Lascia ricordi struggenti, lascia un vuoto l’importante e che chi resta sappia non disperdere il patrimonio ideale e politico che figure come lui ci hanno lasciato in eredità”.