Formare le competenze professionali dei giovani, anche combattendo l’abbandono scolastico, riqualificare quelle dei lavoratori, fungere da cinghia di trasmissione per l’innovazione di prodotto e di processo (in particolare per un comparto strategico per il Veneto come il manifatturiero), infine essere incubatore d’impresa. A tutte queste funzioni risponde Enaip Veneto, ente di formazione professionale delle Acli, che ha celebrato 65 anni di vita e di storia.
Nato negli anni della necessaria e faticosa ricostruzione postbellica su sollecitazione proprio di alcuni imprenditori illuminati e della Chiesa di Padova, Enaip Veneto vede la posa della prima pietra del primo centro nel giugno del 1952, a Padova.
Sei decenni dopo Enaip Veneto, il maggiore ente di formazione professionale del Veneto, è diffuso capillarmente nella regione con 20 centri presenti in tutte le province. Sono 4.000 i giovani studenti iscritti ai 180 corsi di formazione professionale a qualifica triennale, nei settori agroalimentare, meccatronica, meccanica auto, ristorazione e turismo, servizi per il benessere, commercio e servizi.
“Come negli anni della nascita dell’ente e dei primi centri – sottolinea Giorgio Sbrissa, amministratore delegato dell’ente -, c’è bisogno anche oggi di alleanze forti per disegnare le direttive di un nuovo sviluppo. È il nostro contributo a quel ‘Veneto oltre’ a cui stanno lavorando le dieci organizzazioni venete riunite nel progetto #arsenale2022, che vede peraltro largamente riconosciuto il ruolo della formazione. L’appello che rivolgiamo alla nostra rete è dunque di dare più forza e significato alle nostre relazioni catalizzandole intorno al senso di una “responsabilità sociale di comunità”, da condividere per il bene del territorio”.