E’ stato uno dei primi a partire nella nostra provincia e può diventare un fiore all’occhiello della comunità. E’ il centro di sollievo “La quercia” a S. Maria di Non, operativo dal 2013 Collocato nell’ex mensa delle scuole elementari, attualmente accoglie almeno otto anziani non autosufficienti.
“C’era stata proposta dall’Ulss, sarebbe stata una delle primissime tre realtà di tutto il territorio provinciale –spiega il sindaco Fernando Zaramella-. Avevamo già a disposizione una struttura fisica: era venuto a mancare il tempo pieno alla primaria e si erano liberati gli spazi della mensa. E così abbiamo deciso di finanziarla assieme all’azienda sociosanitaria, per circa 6mila euro complessivi all’anno, e di farla partire. Come indica il nome, fornisce un supporto alle famiglie con persone non autosufficienti in età avanzata. Persone che non hanno la possibilità di seguire tutto il giorno”.
Le sue attività vengono gestite e coordinate dai volontari dell’Auser, l’associazione ricreativa e culturale per la terza età, in collaborazione con alcuni psicoterapeuti professionisti.
“Seguiamo gli ospiti almeno due pomeriggi alla settimana.- spiega Mariangela Rigato, presidente della sezione dell’Auser, in amministrazione con Zaramella nello scorso mandato e ancora in buoni rapporti con la maggioranza- Facciamo fare loro prevalentemente giochi come la tombola, creiamo momenti di socializzazione all’esterno e cerchiamo di mantenere le loro capacità motorie con della ginnastica dolce. A questo si aggiunge il trasporto, sempre in forma gratuita”.
L’esperienza potrebbe aprire la strada a un futuro centro diurno.
Ro. Tu.