Ha avuto grande successo l’appello lanciato nel dicembre scorso dal presidente del comitato civico ‘Adria città pulita’ Giani Tiozzo circa la richiesta di restituzione dell’Iva del 10% versata sulla tassa dei rifiuti. La tassa, come sancito da due sentenze della Corte Costituzionale del 2009 e del 2012, è stata dichiarata illegittima e coloro che l’hanno versata possono richiederne il risarcimento.
“E sono state davvero tante le chiamate che ho ricevuto in queste settimane – conferma Tiozzo –. Più siamo e meglio è. Perciò invito la gente a continuare a chiamarmi per avviare la procedimento di restituzione dell’Iva”.
Tiozzo ha infatti attivato un numero di telefono (331-1268409, attivo dalle 10 alle 12 nei giorni feriali) a cui rivolgersi per iniziare la pratica e attuato una convenzione con uno studio legale cittadino affinché il richiedente sia facilitato nella raccolta e nel controllo di tutta la documentazione necessaria. L’ingiusta tassa, ritenuta dai Comuni una prestazione di servizio, è stata illegittimamente applicata per anni nonostante in quanto tale questo prelievo sui rifiuti non possa essere soggetto ad Iva, visto che si tratta proprio di una tassa e non di una tariffa a fronte di un servizio reso.
“In più desidero anticipare che forse anche l’Iva del 10% sulle bollette Enel sarà rimborsabile – conclude Tiozzo -. Ma ne sapremo di più nelle prossime settimane”.
Stefano Chiarelli