venerdì, 29 Marzo 2024
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Monselice: rifiuti, è subito polemica per il consiglio di bacino

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mons-raccolta-rifiutiLa gestione rifiuti nella bassa padovana diventa sempre più critica. Il buco milionario che ha investito Padova Tre Srl non solo non è stato sanato, ma sta trascinando l’azienda verso il fallimento. Come se non bastasse, il neonato Consiglio di Bacino, l’ente controllore che dovrebbe rimettere ordine al caos generale, stenta a partire.
Il motivo? Ovviamente la bagarre politica. La proposta della presidente Lucia Pizzo, vice sindaco di Piove di Sacco, per un incarico temporaneo all’attuale direttore generale del Consiglio di bacino Venezia Ambiente, non è piaciuta ad una parte dei sindaci. In totale 16 primi cittadini, quasi tutti di Forza Italia e Lega nord, che hanno abbandonato anzitempo la riunione del consiglio di bacino.

“Credevamo si potesse ricominciare dagli errori del passato – ha commentato Gabriele Volponi, vicesindaco di Maserà – e invece ci ritroviamo il Consiglio di bacino frutto dell’accordo Pd-Ncd e il 45% del territorio non allineato. Alla richiesta di 16 Comuni di rinviare la nomina per condividere un percorso, è stato eretto un muro”.

Nel frattempo la situazione di Padova Tre è sempre più drammatica. L’azienda capofila dell’Ati di imprese composto da De Vizia, Abaco e Sesa, sembra la fotocopia della triste storia del Titanic. In questi giorni cresce anche la preoccupazione dei cittadini che non si sono ancora visti recapitare la bolletta dei rifiuti.
La paura è di veder arrivare all’improvviso una fattura ben più alta degli anni scorsi, magari a copertura dei 30 milioni di euro di buco generati dalla mala gestione. Il mancato invio della bolletta entro le prime settimane dell’anno sta generando anche difficoltà finanziarie che mettono in crisi i fornitori tra cui spiccano Sesa e De Vizia. Difficoltà che rischiano di portare ad uno stallo della raccolta dei rifiuti.

Emanuele Masiero