giovedì, 28 Marzo 2024
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Offensiva protezionistica di Trump: la preoccupazione di Confartigianato Imprese Veneto

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trumpGli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato di sbocco per le esportazioni venete dopo Germania e Francia. Sulla base dell’export cumulato negli ultimi dodici mesi il made in veneto negli Usa è ai massimi storici con vendite per 4.800 milioni di euro in crescita del +3,7% rispetto allo stesso periodo del 2015 e del 20,8% rispetto al 2014 (quasi 1 miliardo di euro in più). Inoltre l’Italia è il primo Paese fornitore europeo degli Stati Uniti d’America per prodotti realizzati nei settori a maggior concentrazione di MPI e tra questi la nostra regione eccelle nelle 3F (fashion, food, furniture) che da sole valgono un terzo del nostro export ed hanno raggiunto la cifra record di oltre 1 miliardo e 400 milioni di euro sempre nel 2016 (+21% rispetto allo stesso periodo del 2014).

“Sulla base di questi elementi – dichiara Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – assume grande rilevanza per le nostre imprese l’offensiva che la nuova amministrazione Trump sembra voler avviare a cominciare da dazi sino al 100% su alcuni prodotti europei tra cui alcune icone del made in Italy come la Vespa e l’acqua San Pellegrino (quest’ultima dalla Nestlè), ma che potrebbe estendersi anche ad altre produzioni che ci riguardano più da vicino. L’offensiva dell’amministrazione USA segnerebbe infatti una svolta, visto che finora Trump aveva rivolto le sue accuse contro il Messico o la Cina; e aveva congelato il Tpp che è il trattato con l’Asia-Pacifico. Ma l’attacco all’Europa non nasce dal nulla. Secondo la ricostruzione del Wall Street Journal è l’eredità di un antico contenzioso che risale ai tempi di George W. Bush, poi si era trascinato senza venire risolto durante l’amministrazione Obama. La causa originaria: il divieto europeo che colpisce l’importazione di carne di manzo americana trattata agli ormoni”.

Tornando all’importanza del mercato americano, complessivamente i prodotti made in Veneto hanno venduto per 4 miliardi e 800 milioni di euro nell’arco del 2016, +3,7% rispetto all’anno precedente e soprattutto +20,8% dal 2014 con quasi un miliardo in più in valori assoluti. Il mercato USA è il primo extra UE, terzo in totale e vale l’8,4% del totale mondo.

Al primo posto ci sono i prodotti delle altre industrie manifatturiere che sfiorano il miliardo e 200 milioni di euro, seguiti da macchinari e apparecchiature nca (898 milioni e mezzo), e le bevande 384 milioni e 144 mila euro. Giù dal podio ma con valori di assoluto interesse gli articoli in pelle (350 milioni circa) e i mobili (294 milioni e 546mila euro).

Segnaliamo all’interno delle 3F (fashion, food, furniture) anche i valori raggiunti da articoli di abbigliamento 167 milioni e 749 mila euro ed i prodotti alimentari per 143 milioni e mezzo.

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