giovedì, 28 Marzo 2024
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Pfas: Regione parte offesa anche per il reato di disastro ambientale

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gianpaolo bottacinLa Regione Veneto si costituisce parte offesa in relazione della problematica Pfas. La giunta veneta avrebbe già adottato un provvedimento relativo a tale questione che riguarda anche l’inquinamento e il disastro ambientale.
Questa la sintesi della risposta dell’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, nel corso di una conferenza stampa a varie sollecitazioni da parte degli amministratori.
Ieri anche Greenpeace ha manifestato davanti a Palazzo Balbi contro l’inquinamento da Pfas che interessa un’ampia area del Veneto compresa tra le province di Vicenza, Verona e Padova

L’assessore Bottacin sottolinea che “da quando è emersa quest’emergenza ambientale nel 2013, la Regione si è immediatamente attivata per la messa in sicurezza delle acque, in particolare con i filtri. Tutte le carte, inoltre, sono state sempre trasmesse anche alle procure interessate, con cui si sto collaborando. Parallelamente la Regione, d’intesa con enti gestori degli acquedotti, – continua l’assessore – sto procedendo all’individuazione della soluzione tecnica strutturale per l’approvvigionamento idrico alternativo dell’area interessata dall’inquinamento, a cui saranno destinati anche gli 80 milioni annunciati dal Ministero dell’ambiente”.

L’Arpav è stata incaricata di approfondire in tempi rapidi lo stato della contaminazione di tutte le matrici ambientali coinvolte nell’area in cui insiste l’azienda Miteni a Trissino (Vi).

“All’Arpav – afferma Bottacin – saranno riconosciuti tutti i costi aggiuntivi che eventualmente dovessero esserci. E’ chiaro che una cosa è intervenire per contenere gli effetti dell’inquinamento, come nel caso dei filtri, una volta individuata la fonte. Altra cosa è rimuovere la cause dell’inquinamento e rivelarsi su chi lo ha provocato: questo è molto più complicato. In ogni caso la priorità è la sicurezza dei cittadini – conclude l’assessore -. A tal fine sono stati avviati anche piani di monitoraggio sanitario sulla popolazione esposta”.

 

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