Il consiglio comunale di Santa Maria di Sala รจ il primo a recepire la proposta di delibera avanzata dalle associazioni di categoria di commercio a tutti e sette i comuni del comprensorio per porre un freno alla chiusura dei negozi di vicinato e salvare il tessuto economico e sociale dei centri, soprattutto nelle frazioni. Approvato a maggioranza un atto di indirizzo che punta a promuovere iniziative per il settore del commercio, in sinergia con le associazioni di categoria, per il mantenimento del ruolo di servizio sociale per la collettivitร svolto dai cosiddetti negozi di prossimitร .
Per il sindaco di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni: โDal nostro insediamento siamo impegnati a supportare i negozi di prossimitร rispetto alle aperture delle grandi strutture di vendita, redistribuendo un poโ di quei benefici che sono normalmente a favore dei centri commerciali. Faremo pagare un obolo del 30% in piรน degli oneri di urbanizzazione primaria alle grandi strutture di vendita che nel futuro vorranno insediarsi a Santa Maria di Sala: questo a favore dei nostri esercizi di vicinato, iniziative commerciali che rivitalizzano e qualificano il commercio locale. Siamo fieri di aver fatto nostro questo atto di indirizzo suggerito ci dai commercianrti, perchรฉ pensiamo che in questo periodo di vacche magre ogni piccola cosa fatta per le botteghe sotto casa sia una boccata dโossigeno per chi ogni giorno deve lottare contro una crisi che non accenna a finireโ.
Per il presidente di Confcommercio del Miranese, Ennio Gallo: โNon si parla solo di attivitร che chiudono: la nostra รจ una proposta che riguarda il futuro delle nostre cittร . Noi proponiamo un modello organizzativo sociale, visto che lโItalia รจ fatta di piccoli centri che non possono rimanere sguarniti in nome di unโuguaglianza di regole che vale per tutti e che giova solo alla grande distribuzione. Servono regole che non siano le stesse per tutti, ma che ristabiliscano lโequilibrio, che รจ ben diversoโ.