Prevenire le malattie renali puntando sulla sensibilizzazione e l’informazione, per una diagnosi precoce fin dall’infanzia. In occasione della XII Giornata Mondiale del Rene, giovedì 9 marzo 2017, l’Ulss 3 organizza nell’ospedale di Dolo una iniziativa di prevenzione rivolta a tutti i cittadini, anche per i più piccoli. La novità di quest’anno è di puntare lo screening gratuito, sia per adulti che bambini, su uno dei fattori di rischio più importanti per la malattia del rene: l’obesità.
I cittadini che aderiranno all’iniziativa saranno sottoposti ad esami del sangue (glicemia, colesterolemia, trigliceridi) ed urina, e in più saranno sottoposti ad altri controlli come la misurazione della pressione, gli verrà controllato il rapporto tra peso e altezza e verificato l’indice di massa corporea e dovranno presentarsi dalle 8.30 alle 13:30 nell’area allestita al primo piano dell’Ospedale di Dolo. Presenti anche i volontari dell’Avo.
“L’obesità – ha spiegato il primario Gina Meneghel – è tra i principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, l’ipertensione, il diabete, le malattie renali, in particolare la nefroangiosclerosi. E’ un problema importante che di recente è stato anche rilevato da una indagine proprio nel nostro Distretto di Mirano Dolo: su 200 pazienti cronici in insufficienza renale in fase terminale, il 45% è risultato in sovrappeso e ben il 29% obeso (un 74% complessivo di sovrappesi-obesi che supera la media nazionale)”.
L’Istat ha confermato il dato che la popolazione italiana sta aumentando di peso, in questi ultimi vent’anni l’ago della bilancia è salito vertiginosamente ed il 46% della popolazione ha problemi di eccesso ponderale, quindi sono venti milioni gli italiani che hanno problemi di peso. L’obesità non risparmia nemmeno le fasce dell’infanzia, secondo i dati forniti dall’Istat siamo al primo posto in Europa, vera e propria “maglia nera”, infatti il 36% dei bambini ha problemi di eccesso di peso e di questi ben il 12% è decisamente obeso.
La malattia renale cronica (MRC) è una patologia in costante crescita ogni anno ed è ormai un problema clinico e sociale importante. Il 10% della popolazione adulta ne è affetta. Se la patologia viene affrontata tempestivamente è possibile evitare o almeno ritardare la dialisi.
“Diventa quindi sempre più fondamentale – ha aggiunto il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben – per contrastare questa malattia dell’era del benessere, adottare corretti stili di vita che comprendono una dieta sana ed equilibrata (con poco sodio e proteine), la promozione del movimento (quando si può evitare di prendere l’auto e fare una passeggiata o un giro in bicicletta), evitando il più possibile l’uso e abuso di alcol e fumo”.