venerdì, 29 Marzo 2024
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Evasione milionaria a Rovigo: fatture false per 70 milioni e iva evasa per 12 milioni

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Guardia_di_FinanzaE’ stata chiamata “Aracne” l’operazione del nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle di Rovigo che ha portato ad uno dei più importanti sequestri per reati tributari avvenuti nel territorio rodigino negli ultimi anni.
L’indagine sulla frode fiscale, iniziata dall’ottobre del 2015, ha portato alla luce fatture false per un totale di 70 milioni di euro: l’attività nel settore dell’abbigliamento ha evaso complessivamente il fisco per 12 milioni di euro. Il responsabile è stato segnalato all’autorità giudiziaria inquirente per indebita compensazione di imposte dovute.

La prima fase delle indagini, coordinate dalla Procura di Rovigo, era culminata nel sequestro per equivalente di beni mobili e immobili, per circa 1 milione di euro di proprietà dei soggetti coinvolti nella frode fiscale. Sono 9 i responsabili indagati, per la maggior parte della provincia rodigina, molti dei quali con precedenti specifici, e 21 erano le società coinvolte di cui 15 nazionali – alcune ubicate a Ferrara, Caserta, Udine e Padova – e 6 in territorio estero – 5 in Romania e una in Slovacchia.

Alla base della maxi truffa c’era l’utilizzo di società costituite ad hoc per evadere le imposte e maturare crediti iva inesistenti che venivano poi utilizzati in compensazione per il pagamento dei contributi previdenziali.
Nello specifico, le società licenziatarie di famosi brand di moda conferivano incarico di confezionamento abiti ad un’impresa front office che commissionava, a sua volta, i lavori ad altre società ad essa riconducibili; queste ultime mutavano spesso denominazione e compagine facendo ruotare i propri lavoratori allo scopo di sviare le indagini.
Tali società affidatarie utilizzavano ed emettevano le false fatturazioni per beneficiare di fittizi crediti iva da compensare con le altre imposte, permettendo così ai sodali di essere particolarmente concorrenziali sui prezzi praticati ai committenti.