giovedì, 28 Marzo 2024
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Mirano: Tigani scende in campo per i movimenti civici, e Milan per il M5S

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stefano-tiganiAl voto la Mirano dei movimenti. In qualche modo antagonisti, si affacciano nella campagna elettorale i due candidati del Movimento cittadini di Mirano e del Movimento 5 Stelle. Realtà diverse, stessa istanza di intercettare i voti “civici”, non partitici. Il “Movimento cittadini di Mirano” candida Stefano Tigani, avvocato penalista: 43 anni, sposato, gode di diversi incarichi fiduciari professionali, ma a Mirano è conosciuto soprattutto per essere coordinatore provinciale della Fondazione Telethon, nonché legale dell’associazione Penelope Italia per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, che si occupa di persone scomparse.

Rappresenterà il movimento che raggruppa associazioni e comitati di Mirano e frazioni e al quale già si appoggia però un partito, Fratelli d’Italia- An di Giorgia Meloni. “La richiesta di candidarmi a sindaco mi onora – afferma Tigani – è una grande sfida sociale, per questo ho accettato con entusiasmo. In un momento di profonda crisi di identità politica, imposterò l’intervento amministrativo, se sarà data fiducia a questo gruppo, sulla ricerca di sinergie costruttive e all’attuazione del concetto di uguaglianza di tutti, per migliorare la qualità della vita dei cittadini e far splendere l’immagine della nostra città. Ci rivolgeremo ai giovani, alle donne e ovviamente a chi si identificherà con questo progetto, nella speranza che si possa aprire finalmente una nuova era, prima di tutto sociale, ma anche, ovviamente, politica”.

foto-antonio-milan-miranoIl Movimento 5 Stelle invece, dopo aver sfiorato il ballottaggio con il centrosinistra 5 anni fa, riparte da Antonio Milan, consigliere uscente dei pentastellati. Quarantun anni, nato a Mirano e residente a Zianigo, sposato e padre di due bimbe, è un ex impiegato di un’azienda di telefonia mobile rimasto disoccupato dopo la ristrutturazione aziendale. Da allora Milan si è dedicato interamente alla famiglia, e ora lavora come impiegato part-time per un commerciante di Mirano. In questi anni è stato, a fianco dell’altra consigliera Martina Pasqualetto (candidata sindaco nel 2012), l’anima dei 5 stelle a Mirano. Conflittuale invece il rapporto con l’altro eletto nel M5S, Marco Marchiori, ora impegnato in una civica insieme a Giampietro Saccon, già Lega e “Prima il Veneto”.

“Già da adolescente – racconta – osservavo le dinamiche politiche, provando repulsione per un mondo che sembrava attento più alla forma che alla sostanza. Per anni ho votato anch’io per il meno peggio, vedendo svanire ogni volta la speranza che qualcuno si avvicinasse alla gestione della cosa pubblica per senso civico, invece che per proprio tornaconto. Continueremo ad ascoltare le esigenze dei miranesi, realizzando nuovi percorsi di politica partecipata per riavvicinare la gente al municipio, che è prima di tutto casa loro. Introdurremo il quorum zero nel referendum consultivo previsto dallo statuto comunale, e intendiamo usarlo per le decisioni importanti che saremo chiamati a prendere durante il mandato”.

Filippo De Gaspari