giovedì, 28 Marzo 2024
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L’Epistolario di Fortunato Luigi Naccari raccontato da Gina Duse

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In un volume curato da Gina Duse le “Lettere di Fortunato Luigi Naccari (Chioggia 1793-Padova 1860) Zoologo e Botanico” (Il Leggio, Chioggia 2017). Il libro fa parte della collana storicoscientifica Epistolario Veneto ed è stato presentato il 28 aprile nella sala Maggiore del Municipio di Chioggia alla presenza della curatrice, dell’assessore alla Cultura Isabella Penzo e del direttore della collana Cinzio Gibin. Attraverso l’epistolario si viene a conoscenza della rete di contatti intessuta dal noto naturalista chioggiotto: a Venezia con lo zoologo Nicolò Contarini, a Rovigo con il rettore del Seminario Luigi Ramello, a Milano con i fondatori del Museo civico di Storia naturale Giuseppe De Cristoforis e Giorgio Jan, e poi con il medico Domenico Martinati che gli fornì le piantine da coltivare all’Orto Botanico del Seminario di Chioggia, a Verona con il segretario dell’Accademia di Agricoltura Giovanni Scopoli. Il valore del ricercatore chioggiotto è confermato dal nome di uno storione a lui dedicato: “Acipenser naccarii”. A farlo è stato uno dei maggiori zoologi della metà dell’Ottocento, Carlo Luciano Bonaparte: nella sua voluminosa opera “Iconografia della Fauna Italica”, nella sezione dei pesci. Un altro apprezzamento gli venne dallo svedese Carl Adolf Agardh, fondatore dell’Algologia, che dedicò a Naccari il nome di un’alga, la “Zonaria naccariana”. Naccari fu autore di una importante opera in sei volumi, uscita fra il 1826 e il 1828, la Flora Veneta, attraverso cui delineò il quadro botanico di Chioggia e del suo territorio e della provincia di Venezia. Docente di Storia naturale nel Seminario di Chioggia, istituì un Museo di Storia Naturale che ebbe numerosi ed importanti visitatori dell’epoca tra cui l’arciduca Francesco Carlo e la moglie Sofia, il conte Gabrio Casati, Antonio Rosmini.

Eugenio Ferrarese