venerdì, 29 Marzo 2024
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Spinea: ristorazione, una scuola che trova lavoro

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Dallo stage al contratto di apprendistato. Così alla scuola di ristorazione Dieffe di Spinea si avviano i giovani a trovare lavoro. La novità si chiama “Sistema duale” e vede già 13 ragazzi al quarto anno del centro di formazione professionale, provenienti da tutto il Miranese ma non solo, lavorare come apprendisti camerieri, barman o cuochi in aziende del territorio. La scuola, insomma, non è più solo tra i banchi. Tanto che Dieffe sta pensando di allargare la proposta anche agli altri anni di studio e ai ragazzi più giovani.
La sperimentazione del sistema duale è stata introdotta da un accordo approvato lo scorso settembre dalla conferenza Stato-Regioni e consente di conseguire una qualifica o un diploma professionale attraverso percorsi formativi che prevedono un’effettiva alternanza tra formazione e lavoro.
Lo fa per esempio, il celebre Tacco11 di Roberto Pellegrini, noto barman e padre della campionessa di nuoto Federica, che nel suo locale ha accolto Marco, tra i primi ragazzi a sperimentare il sistema. Non uno stage, ma un vero e proprio lavoro, quindi retribuito, anche se Marco rimane studente.

“Di fatto siamo colleghi – spiega Pellegrini – e in questo campo è un successo perché non basta conoscere la materia, ma anche il servizio. E quello lo impari sul campo”.

Al sistema ha aderito anche il noto marchio di catering Sale e Pepe: “Per noi è stata una svolta – afferma il titolare Marco Di Nicola – c’è un approccio diverso con i ragazzi, che possono fare davvero un lavoro a tutto tondo”.

Dieffe è tra le prime scuole a cogliere l’occasione offerta dalla nuova normativa, attivando apprendistati di primo livello e sperimentando il nuovo modello, e i suoi ex allievi Dieffe, a sei mesi dal compimento del percorso di studi, trovano lavoro per l’82% dei casi.

“È anche un modo – spiega il direttore Riccardo Dallavalle – di evitare la dispersione scolastica: qui i ragazzi percepiscono una busta paga che può dar loro quel minimo di autonomia tanto desiderata a questa età”.

Filippo De Gaspari