Prima il benservito, poi il richiamo. Protagonisti della storia, l’Adriese calcio e Gianluca Mattiazzi, allenatore che ha compiuto il miracolo di salvare la squadra, praticamente retrocessa al girone d’andata, ma che, dopo neanche una settimana dalla gioia della vittoria dei play out contro la Ribelle che aveva mandato nell’inferno dell’Eccellenza i romagnoli e fatto mantenere la serie D alla città etrusca, aveva ricevuto il benservito dalla proprietà, la famiglia Scantamburlo.
Che aveva già trovato un accordo verbale con Luca Tiozzo, tecnico dell’Abano, ex preparatore del Delta Porto Tolle prima e allenatore del Delta Porto Tolle alla prima avventura a Rovigo, il quale, però, dopo nemmeno 24 ore, ha deciso di seguire il direttore sportivo dell’Abano Andrea Maniero in una nuova avventura, già finita, che avrebbe visto il tecnico di Chioggia allenatore di un nuovo sodalizio targato Luparense-Abano. Che, però, non è mai nato.
Così, l’Adriese spiazzata dall’atteggiamento di Luca Tiozzo, ha provato a sondare il mercato, sentendo Enrico Cunico, tecnico vicentino esperto con il quale, però, non si è raggiunto un accordo. Così, la società ha ricontattato Gianluca Mattiazzi che, dopo tutte le dovute delucidazioni, ha accettato l’incarico di allenare l’Adriese nella stagione sportiva 2017/18. Questo il comunicato che sancisce il nuovo rapporto tra il tecnico di Chioggia e la società granata.
“Il vice presidente Roberto Scantamburlo e il direttore sportivo Sante Longato hanno stretto l’accordo con Gianluca Mattiazzi che guiderà l’Adriese 1906 nella stagione sportiva 2017/18. Con questa decisione e vista la forte volontà del mister chioggiotto nel voler continuare il lavoro intrapreso a inizio anno, conclusosi con la tanto agognata salvezza e la permanenza nel Campionato d’Italia Dilettanti, la società granata ha dato un segnale importante per allestire un progetto condiviso puntando sulle qualità umane e tecniche di Gianluca Mattiazzi”.
L’obiettivo della società, per la prossima stagione è quello di mantenere ancora la serie D , cercando un posizionamento tra le prime 10. Ora il direttore sportivo Longato lavorerà per dare nelle mani di Mattiazzi una rosa competitiva, partendo dal giocatore di maggior talento, quel Giacomo Marangon, capocannoniere della squadra con 13 reti.
Gianluca Mattiazzi è nato a Chioggia il 25 settembre 1969. Arrivato ad Adria il 21 dicembre 2016, al posto dell’esonerato Oscar Cavallari, ha guidato i granata alla salvezza, arrivata con il successo ottenuto contro la Ribelle nei play out a maggio. Prima di sedersi sulla panchina ad Adria, l’anno precedente aveva allenato in una travagliata stagione la Clodiense, sfiorando il miracolo anche in quel caso. Da giocatore, oltre a indossare a lungo la casacca della sua città (anche in serie D), vanta presenze anche a Taglio di Po, Cavarzere e Volto di Rosolina.
Da allenatore Mattiazzi ha cominciato al Corte di Piove di Sacco che ha portato dalla seconda alla prima categoria. Importante la parentesi nelle giovanili del Cittadella, assieme al concittadino Andrea Pagan, lo scorso anno all’Altovicentino (esonerato a metà stagione) e prima a Este. È stato anche tre anni alla Clodiense, l’ultimo, appunto, la stagione scorsa sempre in serie D: delle 22 partite con Mattiazzi in panchina arrivarono 7 vittorie, tre pareggi e 12 sconfitte.
Cristiano Aggio