giovedì, 28 Marzo 2024
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Accademia dei Concordi salva… per ora

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Rovigo capitale europea della cultura 2021. Questo è il sogno in cui il sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin, vorrebbe che riponessimo le nostre speranze, disilluse però costantemente dai fatti quotidiani. “Visto che il Comune non ha provveduto a erogare la sua parte di fondi destinati alla biblioteca e visto che l’Accademia non ha risorse sufficienti per mantenere il servizio attivo, esauriti i fondi, sospenderemo il servizio”. Così ha esordito Enrico Zerbinati, presidente dell’Accademia dei Concordi, culla della cultura a Rovigo, al consiglio comunale dello scorso martedì 11 luglio, cui era stato invitato insieme la suo Cda, in merito alla situazione attuale dell’ente e dei servizi ad esso connessi. Dopo il mancato versamento del contributo annuale di Palazzo Nodari all’ente culturale, minaccia della chiusura della biblioteca era incombente. Pagamento, di 25mila euro, che è arrivato alla fine del mese di luglio, ma accompagnato da una secca nota del sindaco: “Nonostante la gravità della situazione economica del bilancio comunale, sul quale grava la vicenda Baldetti, il Comune ha dimostrato ancora una volta di non lasciare nessuno da solo” ha scritto il sindaco, riferendosi alla questione del progetto per il nuovo polo natatorio, che rischia di bloccare l’amministrazione comunale con un debito, quello di Veneto Nuoto, di circa 10 milioni di euro. Debito che manderebbe sicuramente in default l’amministrazione. “È chiaro, però, che così non si può andare avanti – mette bene in chiaro Bergamin -.Lo sforzo fatto oggi dal Comune richiede rinunce su altri capitoli. L’Accademia va riformata. Ci sono dinamiche relative a responsabilità di denaro pubblico su cui dobbiamo incidere a livello gestionale. È necessario l’ingresso di privati e la riformulazione di una nuova convenzione. Il rinnovo del cda è previsto per novembre, per cui i tempi sono stretti ed è necessario sedersi intorno a un tavolo per ridefinire i rapporti. Non accetto barricate: il Comune sta facendo del suo meglio e chiedo la collaborazione di tutti. Non lasceremo soli nemmeno le scuole paritarie ed il Cur”.

Giorgia Gay-Serena Di Santo