martedì, 19 Marzo 2024
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Cavarzere: infastidito dalla cucciolotta smarrita, imbraccia il fucile e le spara

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Sono le 6.30 del mattino di venerdì 18 Agosto quando Mara, una cucciolotta di 15 mesi di mix Pastore Australiano, assieme al suo compagno Ares si allontana da casa approfittando di un buco nella rete di recinzione. Dopo un paio d’ore, la proprietaria Sonia Paccagnella, Presidente dell’Associazione Città degli Angeli – Rifugio per gli Animali di Cavarzere (Ve), si accorge della fuga ed insieme ad alcuni volontari comincia le ricerche. Parte il tam tam su Facebook, Ares viene ritrovato qualche ora dopo, ma di Mara nessuna traccia. Solo nel pomeriggio ci viene fatta una segnalazione di un cane sanguinante e con una zampa ferita, a pochi metri dal rifugio. Corriamo sul posto, ma il cane sembra sparito nel nulla.

Un testimone però riporta di aver sentito uno sparo ed un guaito intorno alle 7 del mattino. Solo dopo 36 ore di ricerche, sabato 19 Agosto, aiutati anche dal Centro Cinofilo Gli Angeli di Cavarzere, specializzati nel ritrovamento di dispersi anche sotto le macerie, Mara viene trovata sotto una siepe di Località Grignella, con una zampa ferita ed il petto crivellato da diverse decine di pallini sparati da un fucile da caccia.

“Secondo la nostra ricostruzione – dichiara la presidente dell’Associazione Sonia Paccagnella – Mara ha percorso il tragitto che solitamente facciamo a piedi in passeggiata: da Località Cuora ci spingiamo sino in Via Grignella e ritorno. Forse è entrata in una proprietà privata di Via Grignella, o forse ha abbaiato una volta di troppo infastidendo qualcuno, sta di fatto che un abitante della via ha imbracciato il fucile ed ha sparato intenzionalmente, a distanza ravvicinata, dritto al petto di Mara”. “Questo gesto è ingiustificabile” – continua la Presidente – “non solo perché l’autore ha imbracciato un fucile in periodo di chiusura venatoria, ma perché ha sparato ad un cane per ucciderlo”.

Mara viene ricoverata presso la Clinica Veterinaria del Benvenuto di Polesella dove la prognosi è riservatissima: due pallini le si sono conficcati nel cuore, c’è un versamento emo-toracico e gravi difficoltà respiratorie.

Mentre Mara lotta per la propria vita, l’incognito sceriffodi Cavarzere si sente intoccabile, libero di sparare a chi gli pare. “Oggi è un cane ad essere stato ferito ed a rischiare la vita, ma se domani l’ignoto giustiziere della notte rivolgesse l’arma verso un familiare per qualche futile ragione? Questi atti vanno stroncati sul nascere e devono essere puniti” affermano da Città degli Angeli.L’uso di armi da caccia per scopi diversi da quelli autorizzati (esercizio dell’attività venatoria con regolare licenza e nei periodi previsti per legge) è un enorme rischio per la collettività, oltre che reato. Gli incidenti di caccia sono già molto frequenti a causa dei numerosi cacciatori dal grilletto facile, ma casi come questo tolgono la tranquillità e la sicurezza di cittadini, proprietari di animali e non, che non possono più considerarsi protetti dalla violenza di persone scriteriate detentrici di armi, un grave pericolo per persone ad animali che si incamminano in campi, parchi e boschi.

L’Associazione Città degli Angeli ha sporto denuncia per maltrattamento alle autorità competenti (in Italia è VIETATO sparare ai cani) che si trasformerebbe in “uccisione di animale” se Mara morisse. Chiediamo a chiunque sia in grado di fornire informazioni utili di contattarci al numero dell’Associazione 3483138413 o all’email info@cittadegliangeli.org.

Chi volesse sostenere Città degli Angeli con le spese veterinarie, può fare una donazione a:

IBAN ▶IT68 S 02008 12203 000103661795intestato ad Associazione Città degli Angeli

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