martedì, 16 Aprile 2024
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Falegnameria Roncato, 70 anni di produzioni di qualità

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In un periodo crisi, dove il mondo del lavoro è in continua evoluzione, arrivare a settant’anni di attività non è cosa da tutti. Invece la falegnameria Roncato di Noale, azienda inserita oggi tra le eccellenze del “Made in Italy”, c’è arrivata, e nelle settimane scorse c’è stata una festa pubblica per celebrare questo traguardo alla quale è intervenuta pure la sindaca Patrizia Andreotti. Tutto partì appena dopo la seconda guerra mondiale, nel 1947, quando Antonio Roncato iniziò la sua attività in un garage di via Bigolo. Oggi la ditta è seguita dai fratelli Roncato, Fabio (il primogenito), Remo e Damiano, si sviluppa su due capannoni industriali, sempre in via Bigolo, e conta su una quindicina di dipendenti, compresi i nipoti del capostipite che rappresentano la terza generazione. Leader nel mercato dei serramenti nel Triveneto, agli inizi degli anni Duemila la falegnameria si è ampliata al mercato dei complementi d’arredo. Attiva nel settore del legno, da anni si è specializzata anche nella produzione di pezzi di arredamento in fusione di alluminio. Oggi opera nel mercato nazionale e internazionale, in paesi come Inghilterra, Francia, Germania, Grecia, Spagna, Portogallo, Stati Uniti, Russia, India, Corea. Una mossa nata dalla collaborazione con l’artista veronese Arnaldo Gamba. “Ci ispiriamo alla bottega rinascimentale – spiega Fabio Roncato – dove lui è il maestro e io il garzone, anche se, scherzando, gli ricordo spesso che Giotto era garzone di Cimabue”. Il legno rimane il supporto, ma ad esso si aggiungono fusioni in alluminio, Luca Pellizon al Grand Cru Birra Moretti cristalli per tavoli e sedie, resine, sabbie policrome per i grandi quadri che arrivano a misurare anche quattro metri per due. Delle vere e proprie pareti colorate. Per questi 7 decenni di apertura, Fabio Roncato ha proposto ai fratelli di trasformare la fabbrica in una grande mostra, dove sono state esposte le ultime opere di Gamba “Il vuoto e il silenzio”. E i fratelli si sono detti d’accordo.

Alessandro Ragazzo