venerdì, 19 Aprile 2024
HomeVenezianoCavarzereCavarzere: “Bisogna fare qualcosa per non finire sott’acqua quando piove”

Cavarzere: “Bisogna fare qualcosa per non finire sott’acqua quando piove”

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Un forte acquazzone e il centro di Cavarzere è finito sott’acqua, con danni rilevanti a case e attività. E’ il bilancio amaro della bomba d’acqua che il 7 settembre scorso ha colpito la città, con strascichi di polemiche e ricerca delle responsabilità È giovedì sera quando, verso le 22, il maltempo attacca Cavarzere. Il bar Venezia in piazza della Repubblica si ritrova nel giro di poco sommerso da 10 centimetri di acqua che invade il locale e il magazzino. Ci vuole impegno e fatica per farla defluire. Loris Sega è uno dei titolari: sa che si può fare poco contro la furia del maltempo, ma è convinto anche che un po’ di manutenzione in più avrebbe potuto limitare i danni. Per questo è arrabbiato: “Sono tre anni che dico di liberare le grate di fronte alla piazza, che sono piene di sporcizia che, ogni volta che piove, impedisce il deflusso dell’acqua. Magari se fossero state libere non saremmo arrivati a quel livello di allagamento”. La stima dei danni al bar è ancora in corso, ma non è poca cosa: “Abbiamo avuto danni ai prodotti nel freezer, ai macchinari… c’era acqua dappertutto. Avevo appena investito dei soldi per rinnovare parte del locale e ora non so che cifra stabilirà l’assicurazione. Ho buttato fuori acqua fino a mezzanotte, per poter almeno riaprire l’indomani mattina che era giorno di mercato”. Non solo il bar Venezia, ma tutti i negozi dell’area sono stati colpiti: “Il geometra di fianco ha dovuto buttare dei progetti, al locale vicino al mio che è in affitto hanno dovuto praticare un buco nel muro per eliminare l’acqua perché c’è un problema di pendenza e non c’era altra soluzione”. Sega fa sapere che i commercianti di piazza Repubblica si stanno organizzando per scrivere una lettera in Comune chiedendo maggiore sensibilità verso questo problema. “Non è la prima volta che finiamo sott’acqua in questo modo – ricorda il gestore del bar –, sarà almeno la terza volta. Per questo bisogna fare qualcosa per impedire che succeda ancora”.

Tommasi: “L’attenzione è alta ma contro gli eventi eccezionali non si può fare nulla”. Sul problema allagamentiin città il sindaco Henri Tommasi fa sapere che l’attenzione è sempre stata alta ma contro eventi atmosferici eccezionali si può far poco. “Sono state investite nel tempo tante risorse per la regimazione delle acque – commenta – non solo in centro storico – dove abbiamo speso più di 500mila euro per rifare le condotte e mettere nuove ponte – ma anche in frazioni come Boscochiaro che ha visto un intervento da 40mila euro”. “All’indomani delle’evento atmosferico di settembre abbiamo fatto una verifica con Polesine Acque – continua Tommasi -: seguirà un’ispezione ma ci è stato spiegato che il problema di fondo è che quando arrivano eventi di portata straordinaria non c’è città in grado di resistere e far defluire le acque, perché la portata è troppo elevata rispetto alle condutture. Questo non vuol dire che non possiamo intervenire per migliorare, non ci tiriamo indietro, però di fatto è un caso da considerarsi straordinario e le pompe hanno funzionato regolarmente”.

G.G.