“Un progetto per salvare il Liceo Celio e tenerlo nella sua sede attuale. Un progetto da approntare il prima possibile ricercando finanziamenti e contributi. Un progetto che, contemporaneamente, deve prevedere l’attività del Presidente Marco Trombini e della sua squadra nella ricerca costante di quei fondi e finanziamenti”. Secondo il consigliere provinciale della Lega Michele Aretusini sono queste le due strade da battere per fare sì che il Liceo Celio possa restare dove è dal 1879/80 (salvo una brevissima parentesi tra il dicembre 1953 e l’estate 1958).
Va in questo senso la mozione con la quale l’esponente leghista intende impegnare la Provincia per superare l’attuale sterile dibattito sulla collocazione della scuola. “Se è infatti vero – secondo Aretusini – che la Provincia è già in difficoltà nel garantire la manutenzione ordinaria, per non parlare di quella straordinaria, lo è altrettanto il fatto che, a oggi, l’unica reazione di Trombini alla difficile situazione è stata rassegnarsi alla dismissione lenta e progressiva dell’edificio”.
“La città però non ha invece alcuna intenzione di rassegnarsi – spiega Aretusini – come emerso chiaramente dall’incontro di mercoledì 15 novembre, dove era presente il Sindaco di Rovigo Massimo Bergamin che ha espresso la volontà, già più volte manifestata, di mantenere il Celio in centro”.
È doveroso quindi fare tutti i tentativi possibili per salvare una tradizione importante a Rovigo, che ha anche ricadute non secondarie per il centro città: sia in termini economici – con l’indotto garantito dalla presenza di studenti e docenti – ma anche in termini sociali e di qualificazione della zona con la funzione di presidio contro il progressivo spopolamento dell’area.
“La mozione non è mia, è dei cittadini – conclude il consigliere della Lega – è espressione del volere della Città, del Sindaco di Rovigo Massimo Bergamin, dei comitati e di tutti coloro che hanno a cuore passato, presente e futuro di una realtà importante per Rovigo”.