giovedì, 25 Aprile 2024
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Fusione fra Polimira e Poligof, in arrivo più produzione e occupazione

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Fusione per incorporazione fra Poligof e Polimira. L’ex Pansac entra nel gruppo controllato da “21 Investimenti” di Alessandro Benetton, e con l’operazione arrivano anche buone notizie: ci sarà un aumento delle linee produttive da 21 a 25 e pure un aumento dei livelli occupazionali. Questa l’intesa raggiunta nella sede di Confindustria di Lodi nelle scorse settimane.

Non mancano però dei punti interrogativi da parte dei sindacati soprattutto sull’assenza ad ora, di piano industriale dettagliato. La Polimira infatti si occupa di prodotti per l’igiene intima e di fatto altro non è che la ex Pansac, ceduta dall’amministratore straordinario, l’avvocato Marco Cappelletto che ha gestito l’azienda dopo la disastrosa gestione di Fabrizio Lori, al gruppo Poligof. Nel corso degli ultimi anni Polimira è cresciuta sia in termini produttivi che occupazionali. A novembre del 2013 infatti l’azienda contava 95 dipendenti, ora a gennaio del 2018 ne conta 250 di cui 30 interinali assunti nel corso del 2017. L’azienda nel 2013 aveva attive 7 linee di produzione, ora ha attive 21, risultato che nel momento in cui fu acquistata appariva ai più impensabile.

L’intesa siglata dalle segreterie provinciali di Femca Cisl – Filctem Cgil – Uiltec Uil e la Rsu di Mira e Lodi, prevede la creazione di un’unica società con sedi a Lodi, Malcontenta di Mira, una in Russia e una in India. Le novità sono positive. “Per i lavoratori nulla cambierà sotto il profilo salariale e occupazionale- spiega Massimo Meneghetti per Femca Cisl – compresa la contrattazione di secondo livello, in quanto sarà mantenuta quella attuale. Per il sito di Mira sono previsti ulteriori investimenti e le linee attive durante il 2018 dovrebbero passare dalle attuali 21 a 25. Si prevede inoltre l’ampliamento delle attività in Russia e in India. Tutto ciò sarà accompagnato da una riorganizzazione delle attività per creare più efficienza e si punta, anche su nuova occupazione”. I sindacati sperano in una trentina di posti di lavoro in più già nel corso del 2018 a Malcontenta di Mira. “Le parti hanno concordato – termina Meneghetti – l’istituzione di un coordinamento sindacale di gruppo, che dovrebbe incontrarsi con l’azienda almeno due volte l’anno”. Ma non mancano le critiche dopo la fusione. “Nonostante la fusione per incorporazione fra Poligof e Polimira, (l’ex Pansac) non abbiamo ancora visto la presentazione di un piano industriale e una stima dei livelli produttivi che si intendono raggiungere nel sito di Malcontenta di Mira nei prossimi 2 anni”. A dirlo è il segretario metropolitano della Filctem Cgil Riccardo Colletti. Colletti non vede chiarezza nonostante fino ad ora gli indicatori siano positivi. “Quali investimenti vuol fare Benetton a Mira? – si chiede. Riaprire le linee produttive non basta”. E infine. “Cosa si intende portare – conclude Colletti – in Russia? Non c’è il rischio di una delocalizzazione? Il contratto integrativo poi rischia di essere depotenziato”.

Alessandro Abbadir