giovedì, 28 Marzo 2024
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Giardini storici di Mirano: Italia Nostra ne chiede la tutela

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Italia Nostra a difesa dei giardini storici di Mirano. Si chiamano proprio così, nonostante per i miranesi siano semplicemente i parchi, le aree verdi di villa Belvedere-Erizzo e Morosini-25 Aprile, acquisiti nei tempi che furono dal Comune: adesso l’associazione ambientalista chiede maggiore tutela di questi veri e propri monumenti naturali e architettonici, proponendo un regolamento ad hoc. “I giardini di villa Belvedere, villa Morosini, ma anche villa Bianchini, villa Tessier e viale delle Rimembranze – fa notare Adriano Marchini, rappresentante dei soci miranesi dell’associazione – per le loro qualità sono stati sottoposti dal Ministero dei beni culturali a provvedimento di tutela. Il Comune che ne è proprietario ha pertanto l’obbligo di provvedere, con il massimo impegno e dedicando le risorse necessarie, alla conservazione e cura di questi beni pubblici che contribuiscono alla bellezza e all’economia della nostra città”.

In un recente dibattito, dal titolo “Meno vincoli per i parchi storici? Una proposta da respingere”, Italia Nostra aveva evidenziato la mancanza di un regolamento specifico per la gestione dei parchi storici miranesi. “Ma – prosegue Marchini – le principali cause di degrado e danneggiamento dei giardini storici sono proprio il considerare questi parchi come normali aree verdi, senza utilizzare professionalità e competenze specialistiche o mancando di destinare le entrate dell’utilizzo degli spazi delle ville alla copertura dei costi di gestione. Abbiamo proposto al Comune l’esigenza, ormai improrogabile, di un regolamento, ma abbiamo constato l’indifferenza su queste proposte”. Il sindaco Maria Rosa Pavanello però precisa: “La passione e il lavoro di Italia Nostra ci stanno a cuore. Se non abbiamo ancora fissato un appuntamento non è certo perché non siamo interessati ma perché non c’è stato il tempo. Stiamo attuando le priorità del programma, da due mesi siamo impegnati nel bilancio di previsione, nell’attuazione di leggi regionali in scadenza e la modifica del regolamento sulle consulte. Non appena avremo tempo per affrontare le loro proposte, riceveremo  volentieri l’associazione”.

Filippo De Gaspari